Costruire amuleti


Ho scritto tanto di cambiamento, difficoltà e magia del fare e stare nello scorrere degli eventi in questi mesi, anzi, ho scritto quasi solo di questo.
Passeggiare lasciando la mente libera mi fa sempre l'effetto di un lampo, di una ventata d'aria fresca, soprattutto se posso camminare nella natura: all'improvviso i pensieri aggrovigliati lasciano spazio ai tanti modi di incanalare le mie energie. Spesso mi vengono in mente riti da condividere con la mia famiglia, o oggetti da costruire usando il tempo e le mani, per portare gioia e bellezza intorno a noi.
Così sono nati anche questi due amuleti.
Il primo è un'esperimento partito qualche mese fa, dopo che abbiamo potato i noccioli che stanno crescendo sul nostro terreno.


Ho tenuto per me un ramo abbastanza spesso e lungo, decisa a farci un acchiappa sogni da appendere sopra il letto di Ladù.
Il progetto è rimasto incompiuto fino a quando ho trovato questo tutorial, e me ne sono innamorata.
Questo è il risultato, il primo passo per una cameretta piena dell'amore di mamma, ancora tutta in costruzione:


Il secondo progetto, invece, è il frutto di una meditazione di questi ultimi giorni.
Ho sentito che era arrivato il momento di creare qualcosa per me sola, per mettere la giusta attenzione su una nuova porta che si sta aprendo davanti a me, di cui vi parlerò presto.
Non sapevo bene cosa avrei realizzato, ma sapevo che doveva essere qualcosa da portare sempre con me, al collo; e sapevo a quali piante chiedere aiuto: il salice e il noce.

Ho camminato fino a raggiungere i salici che si vedono in lontananza dalle finestre di casa.


Ho tagliato qualche rametto: per realizzare un ciondolo serve un legno più flessibile del nocciolo.
Il salice, poi, fa più al caso mio: mi piace l'idea di portare addosso qualcosa di così flessibile e forte da poter essere utilizzato per costruire e contenere gli oggetti più diversi. Il salice rappresenta lo scorrere, il fluire, lo sciogliere i nodi: non a caso è da uno dei suoi componenti che è stato estratto il principio oggi ricreato chimicamente nell'aspirina, l'acido acetilsalicilico.


Per l'intreccio dei quattro rametti ho seguito il tutorial di un mio vecchio libro, ma lo potete vedere anche qui.
E il decoro? Una variazione sul tema dell'albero della vita dell'acchiappa sogni di cui ho scritto sopra.

Del noce, il mio albero preferito, ho usato il guscio di un frutto. Il noce sa proteggere e difendere il proprio spazio, dentro cui si lascia crescere grande e buono.
La parte più impegnativa, ma della durata di non più di cinque minuti, è stato bucare il guscio di noce con un ago da lana, così da farci passare un filo e poterlo appendere. All'interno ho attaccato un campanellino, una vibrazione che dà vita a tutto il resto.
Ecco il risultato:


Amuleto, proteggi e sostieni.


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1 commento:

  1. Adoro questo tipo di cose :)
    Io due anni fa ho realizzato una mini zattera galleggiante con tutte le cose che trovavo in spiaggia :) piccoli pezzetti di plastica di secchielli ormai rotti, bacchetti, pietre e ho realizzato un "mostro" inaffondabile. Tutti i bambini che avevo attorno lo guardavano ammirati, lo mettevano sotto e quello riveniva immediatamente a galla. Mi piace fare queste cose per non annoiarmi in spiaggia quando non nuoto; creare col materiale che trovo in giro :)

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