Inspiriamo insieme. Apriamoci all'aria, alle scoperte, all'incontro.
Quando, a febbraio, ho deciso di sospendere il lavoro, sapevo che stavo facendo la scelta migliore per me. La pancia era ancora piccola e la pratica con i miei allievi mi faceva stare bene, ma gli spostamenti e i giorni passati nel caos di Roma, lontana dal nostro piccolo angolo di paradiso mi stancavano tantissimo.
Avevo voglia di godermi la casa e gli spazi che avevamo costruito e sistemato con tanti sforzi, avevo voglia di dedicare a me e Ladù del tempo solo per noi, in quelli che sarebbero stati gli ultimi mesi di attenzioni da non dividere con nessuno, di "mamma tutta per il mio bimbo che cresce e che tra un po' dovrà imparare a convivere con un altro piccolo membro della famiglia."
E' stato proprio lui la sorpresa più grande, la gioia più profonda di questi mesi, il "ne è valsa la pena" a cui non c'è bisogno di aggiungere altro.
Le ore passate solo noi due mi hanno insegnato cose che non sapevo, me l'hanno mostrato come una persona che muove i suoi passi nel mondo, ha i suoi gusti, le sue idee ben definite.
Ascoltarlo, osservarlo: è stato un gioco che ho fatto spesso, stupendomi di quanto lui, quel minuscolo essere che ho conosciuto fin da quando era una sola cellula, ha il suo carattere, i suoi modi, tutti da conoscere.
Forse, fino ad ora, avevo sempre dato per scontato di conoscerlo, per il solo fatto che è mio figlio. Forse ero stata superficiale nel credere di non avere segreti da scoprire su di lui, sulla persona che è e su come si sta rivelando.
Lui, instancabile aiutante curioso.
Dolcissimo accompagnatore che mi ricorda ad ogni passo di quanto tutto il dolore per darlo alla luce sia continuamente ripagato, minuto dopo minuto, per tutto il tempo che passiamo insieme.
Il menestrello che si lancia in serenate alla pioggia, sembrando più grande dei suoi due anni, più immenso di quanto riuscirei a descrivere.
Quel rumore di piedi scalzi che mi cercano per la casa al mattino, quel sorriso felice quando i nostri occhi si incontrano in un: "Buongiorno!", quel mettersi subito all'opera, unendosi a qualsiasi cosa stia facendo.
L'attore che si traveste da lupo cattivo, per esorcizzarne la paura. Lo stesso che, poco dopo, guardandosi allo specchio, si intimidisce della sua stessa immagine e mi chiede di spogliarlo per tornare il rassicurante se stesso di sempre.
Il piccolo ariete indipendente, che indossa il cappello e una borsa trovata per casa e mi saluta: "Vado via, con la mia bici..."
Espiriamo, uniamo le mani, appoggiamo il peso del corpo a terra, abbandoniamoci un attimo. Ora tutto si unisce e mescola, gli opposti si avvicinano, i confini si toccano. E' l'incontro. Anjali mudra.
Tutto questo l'ho saputo e vissuto, nelle settimane che sono passate. Ma l'ho realizzato solo in quel momento, quando abbiamo unito le nostre mani giocando allo yoga per un attimo. Ho imparato a conoscere la persona che stai diventado.
Per stare in contatto, per continuare insieme questo viaggio di racconto e ricerca,
puoi unirti su facebook o ricevere gli aggiornamenti per e-mail iscrivendoti qui a lato.
puoi unirti su facebook o ricevere gli aggiornamenti per e-mail iscrivendoti qui a lato.
Bello e vero questo post.
RispondiEliminaE' difficilissimo (implica scelte forti) godere dei tempi lenti che servono a fare esperienze come quella che descrivi, ma se ne è sempre appagati (ripagati).
Un abbraccio
ps Ylenia hai il captcha (ma non lo avevi prima!)! Vorresti leggere questo post per favore? http://ilmondodici.blogspot.com/2012/09/perche-non-usare-parole-di-verifica.html Spiego perchè e come toglierlo. Grazie! :)
grazie di avermi avvisata! in effetti l'avevo tolto, ma forse con l'ultimo ammodernamento del blog qualcosa è partito in automatico.
EliminaUn abbraccio a te!
Carissima!!!Troppo spesso non ci fermiamo a riflettere sul fatto che a volte basterebbe "fare nulla"per godersi l'Amore del momento...I nostri figli crescono così in fretta che appena ti rigiri hanno già la cartella in spalla e sono già nel mondo!!!Grazie di avermi ricordato quanto sono importanti quei momenti in cui "non fai nulla", ma è indispensabile farlo!!!
RispondiEliminaGrazie!!!
Serenità e benedizioni al tuo Essere!!!
Un abbraccio
Silvia
Eh sì, che poi non è tanto "far nulla"! Cioè, per come si intende la società di oggi stare a casa e occuparsi del proprio nido è essere improduttivi, ma sappiamo bene che, invece, è molto più Lavoro questo che tanti altri, in termini di energie, tempo, fatica e attenzioni... è sbagliato non considerarlo tale!
EliminaGrazie a te!
Ho letto il post con Bibi in braccio, che ha subito voluto vedere anche la mamma di Ladù che ha il pancione come la sua... Sarebbe bello risucire a riunire tutti i racconti della meraviglia davanti alle scoperte dei bambini... Un bacio
RispondiEliminaE' una bellissima idea! Io ci sto provando, con diari, foto e blog. Sono frammenti di una potenza incredibile quelli che si raccolgono in certi momenti!
EliminaDa un po' leggo i tuoi attimi di vita, sono capitata un giorno per caso, e spesso torno a visitarti, questo post lo sento vicino a quello che provo quando guardo mia figlia "più immenso di quanto riuscirei a descrivere"....
RispondiEliminaGrazie di avermi scritto, sono sicura che la sensazione che ho descritto sia comune a molte di noi, e sia una bella fetta della forza che accumuliamo e usiamo ogni giorno.
Elimina