Con un cesto pieno, verso casa

Da qualche tempo raccolgo, fiera, fotografie scattate ad un unico soggetto.
La storia si ripete sempre uguale: parto con un cesto, un fedele, piccolo accompagnatore e una curiosa custode a quattro zampe verso l'orto, con un cesto in una mano e un coltello nell'altra.
Scompaio nel campo, immergo i piedi nel fango- odiata stagione delle piogge, che sembra non finire mai!- spero che Nebbia non ammazzi tutti gli ortaggi con le sue zampone sporche e che il piccolo contadino non stacchi piantine intere o ci cammini sopra.
Emergo, poi, con un cesto stracolmo e il sorriso stampato in faccia.
Passo per il ricovero notturno delle galline, dove trovo, ordinate e perfette, le uova lasciate il giorno prima.
Poi, ultimamente, mi fermo un attimo: decido dove sistemare il cesto, lo guardo da più prospettive, ripeto a mente quello che ho raccolto e scatto una fotografia.












Sono felicità da niente.
Ma sono quasi due anni che abitiamo in questa casa e, ancora, non mi sono abituata alla sorpresa di riempire cesti di bontà.
Inizio a sperare che non mi abituerò mai.
Sarebbe bello, tra cent'anni, raccogliere cesti con lo stesso entusiasmo del primo giorno.


Per camminare insieme

Per crescere insieme

10 commenti:

  1. Ammappate... che razza di finocchi hai nell'orto??? STU-PEN-DI!!!!
    Io qui ho finocchietti sfitinzi che non sono nemmeno la metà. Ma che ci metti nella terra, oltre al tuo amore?
    Le mie tre galline assai lavative mangiano, crescono, corrono, sporcano qua e la ma di fare le uova nemmeno ci pensano!!!
    Noi viviamo qui da due anni e mezzo e anche per me vale la tua stessa sensazione. Non ci si abituerà mai a tanta bellezza. Ieri passeggiavo sulle colline intorno a casa e pensavo proprio a questo. Ci sono cose che dopo un po' dai per scontate ma la gioia di vivere in mezzo alla Natura è talmente grande che non diventerà mai scontata!!!
    Ti abbraccio forte
    Francesca

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    1. cara Francesca, per i finocchi e per tutto il resto, lavoriamo bene la terra, aggiungendo il nostro compost e il letame delle mucche che abitano proprio di fronte a noi. non si può dire che l'allevamento sia di quelli illuminati, ma le mucche sono poche, il proprietario le ama e conosce tutte, e loro mangiano l'erba medica dei campi qui intorno, tra cui il nostro. il letame fa davvero la differenza, così come preparare dei letti di terra fertile mista a letame in cui seminare o trapiantare.
      Ps: le mie prime galline ci hanno messo tre mesi a fare le uova, solo la terza ci ha messo un mesetto, ma la compagna che ho comprato insieme a lei non ha ancora fatto un uovo e son già passati due mesi. Mi sembra di aver capito che una bella cresta, alta e rosso scuro è il segno della raggiunta maturità, poi, una volta che iniziano, regalano uova ogni giorno… ed è bellissimo!

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    2. Io concimo con stallatico di cavallo e compost, ma forse dovrei usarne un po' di più!
      Per le galline devo portare pazienza, mi par di capire. La loro crestina è decisamente cresciuta ma non credo sia ancora al massimo della sua estensione. Sai che non pensavo che le galline fossero simpatiche? Una in particolate, Vladimir, è curiosa, intraprendente e quando mi vede mi viene incontro come per salutarmi (o forse perchè ha sempre fame?). Però non riesco a togliermi di dosso una leggera paura nei loro confronti. Ho sempre avuto il terrore delle galline (non chiedermi perchè!!!). Quando ne vedevo una scappavo. Averne di mie è stata una sfida anche da questo punto di vista. La prima volta che sono entrata nel pollaio per dar loro la pappa ero, non dico terrorizzata, ma certo non tranquilla. Adesso mi sono abituata ma un filo di timore c'è sempre. Adesso le faccio razzolare nel cortile quasi tutto il giorno. Mi sembrano molto felici.
      Un abbraccio
      Francesca

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    3. mi sa che quella verso i volatili è una diffidenza comune. anche io, a prima volta che le ho toccate, avevo un bel po' di paura. Adesso invece, siccome loro hanno preso fin troppa confidenza, sono diventate di famiglia: ci rincorrono (e… sì, confermo, hanno sempre fame…) e seguono ovunque (devono essere anche particolarmente curiose e impiccione, di natura). Vladimir, con un nome così, non poteva che essere la più bizzarra!
      Non ho mai calcolato con precisione la proporzione letame-terra, ma sì, ne usiamo parecchio, dato che è il nostro unico concime e tutti i pezzi di orto che abbiamo fatto in momenti in cui il letame era poco e lo centellinavamo, ora che ci penso, sono riusciti più scarsi.
      ps: che carini questi scambi di consigli!

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  2. Mi piace tantissimo questo posto! e anche il cestino, sempre pieno, sempre diverso, ricco di cose nutrienti!
    :D

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  3. Io al posto tuo sono certa che non mi abituerei mai...te lo auguro! Buona cena...con queste prelibatezze sarà più che buona :)

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  4. Ylenia sono incantata, non riesco a dire niente a scrivere niente, continuo ad ammirare le tue foto e mi sono innamorata del luogo dove vivi, perchè combacia perfettamente con la mia anima, spero un giorno di poter anch'io sporcarmi i piedi di fango e riuscire a colmare un cesto di bontà....nel mio piccolo, e nella mia semplice vita, lo faccio anche adesso.
    Grazie per i tuoi attimi di vita, ti abbraccio e ti auguro un felice weekend.

    Ps.: una curiosità... nel'ultima foto, cosa sono, cavoli? sono bellissimi!
    Ciao =)

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    1. nell'ultima foto quello più grande è cavolo cappuccio rosso (o verza rossa, come la chiamano in altre zone), c'è un po' di sedano e, dietro, del cavolfiore (bruttino, dato che, a quanto pare, quello proprio non riusciamo a coltivarlo come si deve). grazie delle belle parole, un abbraccio!

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  5. Che meraviglia Ylenia !!!! Non sono felicità da niente ma grandi tesori quelli che hai raccolto e piccole emizioni quotidiane che fanno più bella ogni giornata e che ti accompagneranno per tanti tanti anni a venire. Immagino il profumo che esce da quei cestini !!!!! Un sogno per me ma posso viverne un pezzettino ogni volta che passo qui da te. Buon fine settimana a te e alla tua bellissima famiglia.

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  6. Cara Ylenia!!! Che meraviglia!!! Sì, credo che noi si sia di quelle persone che non si abitueranno mai al meraviglioso violetto di un fiore di lavanda o al meraviglioso profumo della mimosa!!! Siamo fatte così... per fortuna!!! Ti abbraccio forte e grazie di aver condiviso queste meraviglie!!!
    Serenità e benedizioni
    Silvia

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