Il primo passo

Nel mio rito d'inizio ho salutato la malattia e il dolore per far spazio alla metamorfosi, fisica ed emotiva.
Ho lasciato che la fiamma che illuminava un periodo triste e sconvolgente fosse rapita dalla corrente del fiume per poi liberare la luce del mio compimento come essere umano. Volevo spronare me stessa a vivere fino in fondo, a dare coraggio alle mie emozioni, a dare dignità ai miei sogni e ai miei progetti.

Ho sperimentato la forza che risiede in ogni essere vivente. Qualche anno fa, un vecchio maestro di butoh mi parlò della meravigliosa tenacia del fiore, che pur appassendo si apre al sole ogni mattina, dando ancora e ancora il suo sguardo alla vita.

Il trasporto ad onorare la vita nonostante la morte si affacci mi ha dato il coraggio di iniziare ad aprirmi, a sbocciare fiduciosa di quello che ho da mostrare. Anche questo blog è frutto di uno spiraglio aperto su quello che mi piace per farlo incontrare col mondo.

Il primo passo verso la vita e le sue sfaccettature che segna la creazione del blog ha come colonna sonora un inno a tre voci. La mia vagherebbe stonata senza l'accordo delle voci del mio compagno e di mio figlio.

Apro questa finestra sul mondo con la mia prima, grande condivisione... mi sento una crisalide che si è lasciata alle spalle la vita da bruco per prepararsi a compiere il suo destino come farfalla.

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