La quarta delle tredici tappe verso l'autoguarigione e la comunicazione profonda con se stessi è uno dei miei passaggi preferiti, che uso quasi sempre durante le mie lezioni di yoga: imparare ad ascoltare il proprio corpo.
Il modo migliore per farlo è ritagliarsi uno spazio, anche minimo, tra le azioni quotidiane. Dedichiamoci all'ascolto del ritmo del nostro respiro e puntiamo l'attenzione al nostro corpo, alla sua forma, allo spazio che occupa, allo stato di benessere delle parti che lo compongono. Cerchiamo di visualizzarlo e osserviamo quale reazione ci suscita l'incontro con i nostri piedi, le gambe, l'addome...
Pian piano, potremo estendere quest'attitudine ai diversi momenti delle nostre giornate, lasciando che una parte di noi sia sempre in ascolto dei segnali che il corpo ci manda, in ogni circostanza.
Questo è un modo per non dimenticarci mai di curare la nostra salute, emotiva e fisica, prevenire l'insorgere di tensioni, rispettare noi stessi e gli spazi di cui abbiamo bisogno, capire molte delle dinamiche che determinano il nostro rapporto con noi stessi e gli altri.
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