Monday no stress: uno spazio tutto per noi


Capita a tutti di aver bisogno di uno spazio, un luogo fisico o emotivo in cui darci la possibilità di recuperare le energie. Ma non sempre siamo nelle condizioni di trovarlo e rifugiarci dentro il nostro angolo di pace fino a che ci siamo rigenerati.

A me succede ogni volta che sento di non avere tutte le energie che il mio piccolo mi richiede, tutte le volte che mi impongo di fare qualcosa nonostante sappia di essere troppo stanca per viverla al meglio, ogni volta che devo affrontare una situazione da cui fuggirei volentieri a gambe levate.
In questi giorni sta lavorando sull'esperimento che oggi condivido con voi, una tecnica di meditazione che, basandosi sul principio che tutto ciò che è mentale (o emotivo) è anche fisico, aiuta a visualizzare (e quindi sperimentare) uno spazio reale in cui "riprendere fiato", ricaricarci.

Si parte sfregando bene le mani, fino a sentirle calde, fino a memorizzare la sensazione del loro contatto per rievocarla anche dopo averle allontanate.


Questo è il nostro spazio, quello delimitato dalle nostre mani che, all'altezza dell'addome, si espandono in accordo con il nostro respiro. Possiamo osservare questo spazio, il respiro di cui si riempie e visualizzare all'interno di essi le nostre emozioni, la nostra stanchezza, rabbia, o qualsiasi altra esigenza che sentiamo aver bisogno di più spazio.


Decidiamo di quanto spazio il nostro stato psico fisico di questo momento ha realmente bisogno, delimitandolo con le mani, riducendo o ampliando la loro distanza.


E di nuovo, portando l'attenzione allo spazio che abbiamo delimitato, visualizziamo la nostra emozione o condizione, mentre si prendono lo spazio necessario per dilatarsi, esprimersi. Ascoltiamo il nostro respiro, stiamo nel nostro spazio e, come sempre nella pratica dello yoga o della meditazione, cerchiamo di portare all'esterno ciò che abbiamo sperimentato dentro di noi. Positivo o negativo che sia, diamoci il permesso di farlo vivere e conoscerlo.

1 commento: