Il gioco delle forme: l'inventastorie di stoffa


Tra le cose che mi hanno tenuta impegnata in questi giorni c'è anche questo, uno dei giochi che ho creato per il primo Natale di Ladù. Era un'idea che avevo in mente da un pò, da quando un'amica mi ha invitata a partecipare ad un suo corso per la preparazione dei bambini alla lettura. Mi ha letteralmente illuminata su molte cose che non sapevo, tra cui l'importanza delle forme per i bambini dai sei mesi fino all'anno. I piccolissimi si affascinano davanti alle forme dai contorni semplici e pian piano le riconoscono, divertendosi a scoprirle e indovinarle. Perciò, i loro primi libri dovrebbero essere il più puliti possibile, le figure disegnate con pochi dettagli e pochi colori. 
Il primo esperimento basato su questa lezione è stato regalare a Ladù dei semplici pezzi di carta, di colori e consistenze diverse. Toccarli e assaggiarli, in tutti i modi e con inimmaginabile ripetitività è stato il suo passatempo preferito per gli ultimi due mesi, in barba ai tantissimi giocattoli colorati e suonanti che sono arrivati in contemporanea.

Questa creazione natalizia è la conseguenza di una serie di riflessioni che sono arrivate con il primo esperimento: Ladù preferisce (per ora) i giochi semplici, forse perchè sono più versatili e si prestano agli usi più differenti. Può passare ore a sentire le diverse consistenze di pezzi di stoffa o carta, e ad ascoltare i vari rumori che provengono da materiali diversi. Ha iniziato da poco a dare valore alle forme e a ciò che rappresentano, ad esempio cercando di raschiare i personaggi disegnati sul fondo del suo piattino per la pappa o stampati sui libri che leggiamo.
E allora, eccolo qui, l'inventastorie di stoffa.
L'idea del materiale, il pannolenci, viene da questo capolavoro di Debbie. Il pannolenci ha una consistenza adatta a mantenere le forme, non ha bisogno di essere orlato ed è morbido. In più, il velcro si attacca senza problemi. 
Perciò ho comprato dei pezzi di colori diversi, su cui ho ritagliato varie forme, a cui attaccato il velcro. 
Le forme sono molto stilizzate, un pò per volontà, un pò perchè ho dovuto fare i conti con le mie limitate capacità artistiche.
Così, ho ritagliato monti, nuvole, fiume, mare e sole...


...animali...


...piante...

...mezzi di trasporto... 


...palazzi e una casetta...


e persone.


Per matenerle ancora più in forma, ho ritagliato le figure sulla stoffa doppia e ho attaccato la parte ruvida del velcro sul retro. Un pannello di 1mt e mezzo per 1mt di pannolenci bianco è la base su cui queste figure possono essere attaccate, per dar vita paesaggi di fantasia o a vere e proprie fiabe. Anche se, per ora, credo che il divertimento di Ladù (di otto mesi) sarà attaccare e staccare, mordere e toccare e, forse, imparare pian piano a riconoscere cosa tutte queste forme rappresentano.


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3 commenti:

  1. grazie e complimenti! a volte ci si dimentica la semplicità che richiedono i bambini...io ci sto ancora lavorando perché spesso mi perdo nei dettagli non richiesti. Hai fatto proprio un bel lavoro e sei stata davvero brava a mettere a fuoco quello di cui ha bisogno il tuo bimbo. Quando il Picci era più piccolo avevo fatto un librino di pannolenci ma all'epoca non sapevo cucire e avevo incollato le figure, però lui lo metteva in bocca e non andava bene...morale della favola: ci gioca adesso che ha due anni!

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  2. che bello scopro oggi il tuo blog. da poco frequento un corso yoga satyananda. cosa ne pensi di questo tipo di yoga?
    tornerò a leggerti perchè mi interessa molto soprattutto perchè non sto vivendo un bel periodo con me stessa causa mancanza di lavoro e insoddisfazione. sto cercando nello yoga la via d'uscita che non trovo. a presto

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  3. Cara simplymamma, sono felice che tu mi abbia scritto. é sempre bello ricevere le aperture degli altri. Non ho praticato tanto secondo lo stile Satyananda, ma ho letto qualche libro e uso spesso spunti dallo yoga nidra per il rilassamento nelle mie lezioni. La cosa importante, credo, è che ognuno di noi trovi il suo strumento per stare in piedi in mezzo alla tempesta. Il mio è lo yoga, che continua a darmi tanto, a cui mi sono aggrappata nei mesi passati, in cui sono stata molto male. Grazie di esserti fatta avanti, e avermi fatto conoscere il tuo blog, che mi leggerò nei giorni di festa. A presto.

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