Settimana imbrogliata e densa,
giornate che iniziavano per essere infinite e terminavano subito dopo.
Mille idee da scrivere rimaste fluttuanti insieme ai pensieri,
agli entusiasmi per le cose riuscite e quelle arrivate inaspettatamente.
Ladù che impasta, mangia da solo,
che si sveglia dolce con il papà e rimane sotto voce nel lettone ad aspettare
che io finisca il mio yoga quotidiano,
un giro in bici al centro, a sentire l'atmosfera del Natale
e salutare la mia libreria preferita che forse chiuderà.
Fotografie inaspettate che trovo memorizzate nella macchina,
risate regalate dalla spontaneità.
Qualche incubo notturno che, si sa,
le trasformazioni sono sempre morte e nascita unite.
Mi fermo un attimo, guardo il collage dei giorni che sono passati.
Ne ho bisogno per non cadere nella trappola
del tempo che mi scivola dalle mani.
C'è stata tanta meraviglia, tra le mie mani
e un pò l'ho racchiusa qui.
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