Monday no stress: rivolgersi all'interno, ascoltare e raccogliere


A volte abbiamo bisogno di fermarci e guardarci dentro per un attimo, per poi ripartire. A volte abbiamo bisogno di consultare i nostri sensi, sentire respiro e battiti cardiaci rallentare insieme al diradarsi dei pensieri. Nella foto vi mostro sanmukhi mudra, un modo per "chiudere" i nostri canali di comunicazione e ricezione dall'esterno e invitare i nostri sensi a rivolgerci verso dentro.
Si dice che questo mudra aiuti il praticante a liberarsi dalla schiavitù delle impressioni esterne e a trovare la pace dentro di sè.
Si può praticare ovunque, basta preparasi in una posizione comoda e:
- chiudere le palpebre con indice e pollice
- regolare il flusso dell'aria che entra ed esce dal naso appoggiando l'anulare sulle narici
- premere i mignoli in corrispondenza del labbro superiore
- appoggiare i pollici sul foro delle orecchie.
Si tratta di un modo per marcare il confine tra il nostro mondo interiore e quello che c'è fuori, per centrarci e radicarci quando siamo nervosi, quando non riusciamo ad esprimere un urgenza che sentiamo dentro o non abbiamo ancora individuato un disagio che sentiamo crescere.
Quando sentiamo di essere pronti a sciogliere il mudra, prendiamoci qualche respiro ad occhi chiusi, per fissarne i benefici e rientrare nel nostro quotidiano lentamente.
Nelle prossime settimane sperimenteremo l'evoluzione di sanmukhi mudra, per scoprire come, abbinato ad una breve meditazione, può essere un valido supporto per una breve ma efficace pratica quotidiana.

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