Da bianco a cioccolato e ritorno: la mia prima meditazione per il Cerchio



  Il Cerchio delle donne proponeva un rito per accogliere la primavera?
In queste settimane mi sono sentita come se ogni mio passo fosse una meditazione rituale: il cambio di stagione fa balzare agli occhi tutto quello che c'è intorno come se fosse nuovo. Tutto sembra non solo rinascere, ma addirittura nascere per la prima volta. Ogni primavera mi stupisce per certi cambiamenti che infonde nel mio umore:  mi scopro più tenera e brillante come le foglie nuove. Più sorridente come il sole che si riscalda. Più operosa, come gli animali, come la linfa che deve preparare lo scenario per l'esplosione dei colori e dei profumi.
Ma la meditazione più profonda che mi sono concessa è stata un'opera a levare, un'azione introspettiva nata per gioco, finita lasciandomi colpita e, in quel momento più di tutti, rinata. Nell'esplosione della vita, quasi senza cercarlo, mi sono ritagliata uno spazio coprirmi di nero e meravigliarmi del colore che il buio nasconde.
  Un tardo pomeriggio libero, cosa strana per me.
Una ricetta scoperta al volo in rete (qui la potete leggere) per uno scrub casalingo.
Una voglia di giocare sola con me stessa, per me sola.

  Non ho realizzato che quella sarebbe stata la mia meditazione sull'incontro con il rinnovo primaverile da offrire al Cerchio fino a che ho capito le potenzialità del gioco...


"Mescolare cioccolato, sale, bicarbonato e olio di mandorle fino ad ottenere un impasto cremoso.
Già unire tanti ingredienti e vederli trasformarsi in qualcosa di più grande di loro per me è una delle magie del quotidiano.
Rifugiarsi nella stanza da bagno, vicino ad una vasca che si riempie lentamente, fumante.
E qui inizio ad assaporare il gusto del divertimento solitario e silenzioso: da quando è nato mio figlio è la prima volta che faccio un bagno da sola.
Iniziare a ricoprirsi di impasto marrone profondo come la terra.
Sentire il calore che si sviluppa dal massaggio.
Realizzare che finirò completamente colorata e...
iniziare a ridere!
A quel punto non ho più potuto resistere. Ho iniziato a scattare delle foto, perché, rivedendole in futuro, potessi ricordarmi bene di cosa stavo provando. 


La casa attorno a me, i rumori da fuori, mi sembra tutto diverso.
Più mi ricopro più mi sporco.
Più mi sporco più rido.
Più rido più capisco il valore simbolico di quello che sto facendo:
io, da sempre, con le mie mani, 
mi riempio di esperienze il quotidiano,
di emozioni i muscoli,
di squarci e suture la pelle,
di sensazioni il cuore.
Io, da sempre, vado incontro alla mia vita,
e mi lascio ricoprire e sporcare.

Tentenno un attimo, poi mi riempio le mani di impasto e me lo spalmo sul viso. Mi guardo ammirata: sono di cioccolato, sporcherò tutto quello che tocco. Sono nera e ho il sorriso. Perdo polvere marrone, odoro di cacao salato. Assaggio anche: un po' strano, ma in questo momento non poteva non piacermi, il gusto del rito improvvisato e rivelatorio.
Sono io, ricoperta di tanti ingredienti.
Ho un sapore tutto particolare, se mi muovo lascio cadere pezzi del mio rivestimento.
Sono io, unica in ciò che dono al resto.
Sono io, e va bene così, ma davanti ho la possibilità di far tabula rasa
e partire da zero.
La vasca si è riempita, infilo la punta del piede e vedo l'acqua che inizia a colorarsi.


Mi immergo completamente.
Con lo stesso sorriso inizio a sfregarmi le gambe.
Mi ritrovo chiara e ancora più liscia, la pelle rinnovata dall'abrasione leggera del sale.
L'acqua è sempre più scura.
Il calore dell'acqua e quello del cioccolato, che stimola la circolazione
mi ricordano che sì,
è il momento di essere linfa nuova,
eliminare i rivestimenti che non servono,
riscoprire la mia luce.

Tolgo tutto l'impasto, con lentezza e decisione. Un po' mi dispiace, e qui capisco che ci sono tante cose che non sono pronta a lasciare, anche se dovrei. Ma il sorriso permane. Resto a guardare l'acqua sempre più scura; la pelle adesso è morbidissima.

Ero io, quello che era superficiale adesso si è squagliato. 
Sono io, sotto c'era questo, e mi piace proprio!"

Mi ci vuole un po' prima di capacitarmi di quello che è successo. Continuo a guardare le foto, a godermi il passaggio, il rito che mi ha mostrato il bello di mischiarsi con il resto e poi ritrovarsi nella propria luce, rinnovata. 
Questa sarà la mia meditazione per il Cerchio,
il simbolo del rinnovo che la primavera ha portato.


E questi sono i link arrivati dalle sorelle che si sono unite a Il cerchio delle donne:



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3 commenti:

  1. Anche io ultimamente mi sento risvegliare, più recettiva e buona con me stessa. Voglio coccolarmi, dedicarmi tempo, volermi più bene :)

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