#babanamkevalam


 Il mio viaggio nel mondo dei mantra è stato un'avventura da scoprire lentamente.
All'inizio, durante i primi anni di università, si trattava di una curiosità intellettuale: ero affascinata dal modo sintetico ed efficace di abbinare suoni e significati che il sanscrito e la hindi sanno mostrare. Solo dopo molto tempo ho cominciato a gustarmi tutto il potere che certe parole, una vicina all'altra, riescono a scaturire.
Mi piace pensare che non sia per nulla necessario imparare suoni non familiari per spostarsi al livello in cui la vibrazione è affermazione e quindi creazione di qualcosa che abbiamo bisogno di far nostra: il più delle volte invento mantra in italiano, sequenze di parole che mi servono per concentrare mente ed azione, che mi portano al nocciolo della questione senza perdermi, senza dimenticare perchè sono lì, in quel momento.
Ci sono però certi mantra che mi sono entrati nel cuore, che una volta sentiti mi hanno stupita così tanto da non lasciarli più.
Baba nam kevalam è uno di questi.
Del suo significato ci sono molteplici interpretazioni.
Io ne ho una mia, a cui non mi stanco mai di pensare: tutto questo è Amore.
E con questo significato lo propongo come canto di chiusura alle mamme dello yoga coi piccolissimi, l'ho cantato infinite volte a Ladù per farlo addormentare, me lo ripeto e lo canto per me nel mio quotidiano, spesso adattandolo a melodie diverse, inventate sul momento.

Baba nam kevalam è stata una frase che mi sono trovata a ricordare spesso in questi mesi.
Per l'emozione di un albero che rifiorisce fiducioso nella primavera o di un seme che germoglia semplicemente con acqua e calore.
Nel vedere la mia pancia crescere in salute nonostante i brutti ricordi di un passato che non sarà mai abbastanza lontano per poterlo considerare andato.
Nel sentire trasformarsi farina, fili e stoffe sotto le mie mani per creare oggetti  e cibo che portano dentro un pò della mia storia.
Nel capire che posso fare delle mie passioni un dialogo con gli altri, del mio yoga un modo per crescere e far crescere.

Questo per me è baba nam kevalam.
E in questo momento sento un enorme bisogno di non trascurare nemmeno un pezzo di tutta la sua potenza: ho bisogno di prendermela tutta, perchè sono tutta in gioco, in mille progetti, a breve e lungo termine.
Il tempo della crisalide mi sembra il posto giusto in cui lasciare le tracce del mio gioco.
Questo blog, che è nato per essere un segno del mio percorso, è perfetto per essere il grande abbraccio in cui raccogliere un'impegno che sento più che mai urgente adesso: registrare le immagini, i sapori e le consistenze di tutte le forme che l'Amore che mi circonda prende e in cui si trasforma.

#babanamkevalam sarà una meditazione per immagini, lunga fino a che sentirò che la sua forza sarà diventata davvero parte di me. E' un inizio, ma anche una conquista, perchè quando sono partita questa era una delle mie mete: avere gli occhi abbastanza aperti da vedere quello che conta davvero e le ossa abbastanza forti da rivedere le priorità e imparare a resistere agli scossoni che questo comporta.

Ecco la mia prima immagine:


un carretto che abbiamo recuperato l'estate scorsa. Un pezzo del semenzaio che stiamo costruendo per investire sulla nostra terra e farla diventare origine e meta dei nostri sforzi. Qualche seme è già germogliato; anche lui, adesso, ha bisogno di crescere...

Le fotografie che scatterò saranno visibili sulla app Instagram, nella colonna qui a fianco che porta lo stesso nome e sul blog.
Chi si sente ispirato a fare lo stesso e ha voglia di segnalarmi le sue immagini è benvenuto, così come lo sarà chiunque si unirà a questa meditazione in silenzio, partecipando solo con la sua attenzione e il suo ascolto.

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3 commenti:

  1. Carissima!!!Questo post è meraviglioso!!!Non so quando tu l'abbia scritto (il fatto che tu non metta la data è bello perchè dà un senso ciclico alle cose, in continuità e fluenza...), ma è meraviglioso!Quando 2 anni fa ho cominciato ad interessarmi allo yoga per i bimbi, ho scovato nel web il centro yoga APNU di Parma (da cui ho scaricato anche un bel Power Point http://www.apnu.net/yogaperbambinihtml.html) e ho scoperto in quell'occasione questo splendido mantra di cui parli!!!Lo uso sempre quando faccio yoga coi miei bimbi:è un inno alla gioia, alla Vita, all'Amore!!!
    Ed è vero che il suono di certe lingue ha più "potere" di altri e lo si sente tanto in lingue come quelle dei Nativi americani o del nord Europa...Credo che "prendere in prestito" delle parole a volte ci faccia sentire più forti o più allineati con il momento che dobbiamo vivere....Comunque la lingua indiana è tra le più musicali che io conosca!!!
    E' davvero bello il percorso "scolastico"che hai intrapreso, cara compagna di scuola!!!
    Un abbraccio
    Namastè
    Silvia

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    1. oh Silvia, conosco quel power point, ci sono capitata tempo fa, che bella coincidenza che lega i nostri percorsi! forse tu da insegnante di lingue lo sai meglio di me: quanto è importante per far crescere tutti noi sapere che ci sono mille modi di dire la stessa cosa, con altrettante sfumature. i mantra ne sono un esempio: vibrazione, significato, interpretazione...
      grazie di aver lasciato questo commento.

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  2. Bellissimo il tuo mantra, condivido subito un'immagine pubblicata ieri... l'ho trovata così simile alla tua prima e non mi sfugge il perché :)
    Ho nel cuore un mantra simile, l'inizio dell'Isa Upanishad, Isa vasyam idam, Tutto è divino... un'altra coincidenza? Grazie e un abbraccio!

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