Ho passato l'inverno a ringraziare che questi fiori bianchi avessero invaso il terreno intorno casa. Quando i colori dominanti erano il grigio e il marrone, screziati con qualche macchia di verde, questi fiori erano la felicità dei miei occhi se guardavo fuori e raccoglierli è stato per molto tempo il mio rito settimanale per portare colore in casa.
Solo qualche settimana fa, appena la primavera ha fatto capolino, ho capito che questi fiori sono molto più preziosi di quanto pensassi: non sono solo un colore che resiste al freddo, ma anche un altro, buon ingrediente a cui aprire le porte della cucina.
Sfogliando uno dei libri di erbe spontanee che consulto da qualche anno, abbiamo capito che il nome di questa pianta è "senape selvatica," che le sue foglie e i boccioli dei fiori sono commestibili e che hanno un buonissimo sapore.
E' preferibile raccogliere le foglie giovani, più morbide e gustose; si possono cucinare, così come i boccioli dei fiori, oppure mangiare crude.
Noi le abbiamo provate così:
in un piatto freddo, assieme all'insalata e all'avocado.
Il sapore è simile a quello della rucola selvatica, quella buona, che pizzica la lingua e fa sentire il gusto del sole.
E' possibile emozionarsi anche per queste piccole scoperte?
A noi succede ogni volta: sapere di avere sotto gli occhi infiniti tesori da scoprire rende anche la più piccola parentesi passata a guardarci attorno una lezione sulla natura e su come non siamo mai abbastanza pronti a coglierne tutti i regali.
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