Essere parte di una comunità

E' passato più di un anno da quando ci siamo trasferiti via dalla città.
E' stata una scelta che abbiamo sognato e voluto e che continuiamo ad amare e rifare ogni giorno.
Continuiamo a costruirla ed affrontarla in tutti gli aspetti che sapevamo e in quelli che non avevamo calcolato, imparando- oh sì, perchè imparare sembra essere il mantra onnipresente di questi tempi.

Una delle questioni che abbiamo incontrato negli ultimi mesi è stato il bisogno di essere parte di una comunità. Qui, lontani dai nostri amici e dalle nostre famiglie, ci siamo scontrati con i giorni che passiamo tra di noi e le, per ora poche, relazioni con il paese. Qui, in una casa un po' isolata dalle altre, ci siamo spesso detti che la dimensione solitaria in cui ci ritroviamo ha degli aspetti bellissimi, tanti lati che non ci piacciono e uno che ci ha sorpreso.

Prima abitavamo in un appartamento piccolo piccolo, in cui era difficile ospitare persone; prima vivevamo in un contesto che conoscevamo a menadito, pieno di ricordi e costellato di persone care.
Adesso, in questa realtà in continua evoluzione, sono cambiate tante cose.
Adesso non siamo più meta di visite frugali, adesso le nostre relazioni con la città sono ridotte all'osso. Adesso che siamo qui è una festa ricevere ospiti che si prendono il tempo per stare con noi, che vengono meno spesso ma per giornate intere o più giorni, che arrivano sempre da lontano e portano ventate di novità, diversità, doni e aiuto, sempre.

E' da un po' che colleziono foto di momenti speciali, dei momenti in cui la nostra quotidianità è felicemente interrotta, di momenti in cui ci diciamo che sì, sarebbe bello sentirci parte di una comunità, avere persone care vicine con cui condividere questo cangiante e sempre impegnativo quotidiano che ci riempie le ore.
Attraverso queste foto ho visto scorrere gli ultimi mesi e passare persone care venute a darci ogni tipo di aiuto.
Questo è un "grazie," a tutti i nonni che hanno raccolto chili di pomodori e noci o tagliato l'erba, a tutte le nonne che hanno cucinato cibo buonissimo  (e in certi casi l'hanno scarrozzato per centinaia di chilometri, fino a qui), a tutti gli zii che hanno fatto coccole e giocato, a tutti gli amici che hanno fatto gli operai sotto il sole cocente e i baby-sitter di notte, ai piccoli ospiti che hanno aiutato come possono.
E questi sono i nostri ricordi dei mesi trascorsi, e di tutte le volte che ci siamo felicemente sentiti parte di una grande, geograficamente espansa e spiritualmente unita, magnifica comunità:















Il tempo della crisalide è il cammino, l'ascolto, l'intuizione, la scoperta.
Inspiro. Espiro. 
Partiamo?
Torniamo all'origine, vera, semplice, completa.
Inspiro.
Espiro.
Partiamo.

6 commenti:

  1. Scalda l'anima sapere quante persone pronte a darci una mano abbiamo attorno, e pensare ai nostri amici e familiari come ad un tutt'uno con noi! Mi sembra che la vostra scelta sia stata "radicale" e al contempo avete emanato una grande energia!!! :)

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    1. è vero, lo penso spesso anch'io. ho visto le persone più diverse farsi trascinare e coinvolgere in modi che non avrei mai immaginato.

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  2. Che belle le tue condivisioni!Avete fatto una scelta sicuramente impegnativa ma proprio perchè è quella giusta per voi avete tutto il sostegno dei vostri cari.Siete circondati da persone amorevoli ma sono certa che anche voi lo siete,ve li meritate tutti! :-)

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    1. è vero, ci sono tante persone amorevoli attorno a noi. non mancano le difficoltà, come non è mancato chi ha provato a remare contro, ma ora, dopo un anno, mi sento sempre più forte e sicura dell'amore che diamo e riceviamo. ti abbraccio!

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  3. Queste sono le foto che dovrebbero esserci in ogni famiglia...immagini semplici e serene, lontane dal caos della città, dai dictat della moda, vicini alla terra e alla natura...a contatto con l'unica madre che ha preceduto la nostra...ti capisco sai, sono venuta via da Milano anni fa e chi quella volta guardò alla mia scelta di vita con sconcerto e incredulità, oggi m'invidia un pò e si rifugia da me tutte le volte che lo stress si fa insopportabile. Nel paesino di mille anime in cui vivo ho scoperto le stagioni, fiori che non conoscevo, ho imparato ad abbracciare gli alberi per trarne energia, ho imparato a parlare con le piante e a capire il linguaggio degli animali, ho imparato a percepire il soffio della mia anima dopo anni passati a curare solo il mio corpo. Fanno bene al cuore queste foto e sono davvero contenta di averti scoperta. Ti seguirò con piacere.
    A presto. Gabriella

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    1. quante belle cose che mi ha scritto. grazie di cuore di averlo fatto. verrò presto a leggerti, nelle tue "stanze".

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