La voce che prega, e quella che risponde [karani kriya]

Mi capita ancora di guardarmi dentro e attorno, e non sentirmi abbastanza.
Se guardo indietro, verso gli ultimi quattro anni, penso che ho fatto evoluzioni e trasformazioni che mai avrei immaginato, eppure, se mi osservo da dentro e da fuori, mi capita di pensare ancora al negativo, alla mancanza, al: "Potrei... di più- non riuscirò mai."

Sono del cancro, sono d'acqua e di luna, l'impeto non fa per me, lo scatto verso avanti nemmeno.
Arrivo alle cose dopo averle pensate e ripensate, dopo averle sminuzzate dentro fino ad averle ridotte ad un sottile filo facile da seguire. Sono fatta così.
Però ho le mie vie di fuga.
Eccone una: karani kriya.


Persistere nell'immaginarmi ad aver già ottenuto quello che spero soltanto; vedere la meta già raggiunta; coltivare la fiducia e la stima in quello che mi piace, che sono. E ripetermi che è mia la voce che prega, che sogna, che chiede. Ed è mia l'unica voce che può rispondere, esaudire, creare, partire e arrivare.

Sono fatta così, e forse questa è una meditazione che dovrò ripetere per tutta la vita.
Continuerò a pregare e rispondere. Nel frattempo andrò avanti, sempre un po' più simile alle mie meditazioni e un po' più lontana dalle mie insicurezze.
Già… un po' più lontana...


Il tempo della crisalide è il cammino, l'ascolto, l'intuizione, la scoperta.
Inspiro. Espiro. 
Partiamo?
Torniamo all'origine, vera, semplice, completa.
Inspiro.
Espiro.
Partiamo.

10 commenti:

  1. Ora mi siedo e la ripeto con te.
    Ti sento, sappilo.

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  2. Ylenia,è prezioso questo post,come tutti.Ma lo sento particolarmente...Sono Cancro anch'io,sai?
    La lezione di yoga di ieri,mi ha scombussolata parecchio.Abbiamo lavorato sul primo chakra e sento che devo radicarmi di più,di dover riempire anch'io quella mancanza con l'abbondanza di quello che già ho.
    Tu scrivi "Potrei... di più- non riuscirò mai."Capita anche a me di pensarlo,di crucciarmi per parole simili.Sono felice di aver trovato lo yoga perchè in questo mi sta giovando moltissimo.
    Mi ero collegata proprio per scrivere un post su quello che mi sta succedendo ed ho trovato il tuo.Il mio aspetterà perchè mi hai dato altro su cui riflettere.Un abbraccio.

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  3. Sai che anche io amo portare la treccia di lato come te? :) si, lo so, quest'affermazione è molto superficiale sotto un post così profondo però mi piaceva scrivertelo.
    Io invece sono molto, non impulsiva, ma carica d'impeto e quando decido di fare qualcosa mi impegno a fondo e con entusiasmo. Lotto un sacco per i miei ideali, sopratutto quando vanno incontro a difficoltà, e a volte mi ritrovo stremata!
    Io dovrei imparare la quiete :) ma magari col tempo, crescendo arriva anche quella (un po' la sto raccimolando, ma manca molto ancora ad un minimo di equilibrio).

    :) un abbraccio!

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    1. anche a me non mancano impeto e impegno, ma tendo a stancarmi facilmente e a lasciarmi scoraggiare, spesso. anche io sono sempre alla ricerca di un equilibrio, di una compensazione. e la treccia… non è superficiale, per niente, fa anche lei parte del percorso!

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  4. Ylenia più ti conosco più mi rispecchio.
    Un abbraccio da una cancerina rimuginatrice :-)

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  5. Anch'io, troppo spesso, mi ritrovo a pensare al negativo, a quello che potrei, ma non riuscirò... mi "sorprendo" in questa vecchia cattiva abitudine, chissà che con la determinazione e la costanza non si riesca a debellarla!!! :)

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    1. ce la faremo, ce la faremo. e se non ce la faremo noi, passeremo dei buoni strumenti ai nostri figli perché ce la facciano loro!

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