Un diario dell'orto [gennaio, luna nuova]

Quando mi chiedevo come sarebbe stata la vita di campagna pensavo proprio a questo: ai mesi freddi, ai giorni con poca luce, alla casa lontana da un paese grande.
Mi chiedevo come sarebbe cambiata la mia vita lontana da Roma, la città in cui è quasi sempre primavera, in cui c'è sempre qualcosa da fare e qualche rumore che riempie il vuoto.

Questo è il nostro secondo inverno qui.
Dall'anno scorso ho qualche chiarissimo ricordo, che emerge prima degli altri:
il vento fortissimo e quasi costante,
le ultime nausee che segnavano il passaggio al secondo trimestre di gravidanza,
le mattinate passate a casa con Ladù che cercava di spiegarmi come si accende il camino (sì, beata ultima generazione che apprende tutto al volo, osserva ogni cosa e diventa subito un'intenditrice…),
un campo immenso davanti e qualche broccolo piantato sotto casa come bandiera dei buoni propositi,
tanti punti interrogativi in testa.

Anche adesso il vento forte è spesso un compagno, giorno e notte.
Anche adesso ho parecchi punti di domanda in paziente attesa di certezze.
Però ho imparato ad accendere il camino e, ormai, Ladù si concede il lusso di giocare mentre io do fuoco alla prima legna della giornata; la nausea ha lasciato il posto al sonno delle notti imprevedibili e i broccoli…
Loro sono una certezza.
Prima o poi arrivano e la festa inizia.
Quest'anno abbiamo anche i cavoletti di Bruxelles, che sono una delle nostre verdure invernali preferite.



Mi chiedevo come sarebbero stati i giorni freddi, in una casa di campagna che si sta imparando a vivere.
Comincio a capire e, almeno per questa domanda, trovare qualche risposta: sono giorni di lavoro, come tutti gli altri; sono giorni di colori inaspettati; sono giorni in cui si osserva e si impara, con i piedi freddi e quella voglia di uscire lo stesso che non avevo previsto. Quella no. Ma c'è, per fortuna.






Il tempo della crisalide è il cammino, l'ascolto, l'intuizione, la scoperta.
Inspiro. Espiro. 
Partiamo?
Torniamo all'origine, vera, semplice, completa.
Inspiro.
Espiro.
Partiamo.


11 commenti:

  1. Vivere in campagna significa vivere in prima persona la natura e sopratutto il cambiare delle stagioni. In città non ci si accorge quasi nemmeno del passaggio da una stagione all'altra. In autunno le foglie che cadono vengono prontamente rimosse per la sicurezza della viabilità , con la neve stessa cosa....: Purtroppo si perde la ciclicità , la lentezza del trascorrere del tempo perchè tutto è frenetico e veloce. In campagna vivi il momento , nel bene come nel male , ma ogni momento ti arrichisce la vita Ma guarda il tuo ometto come si da da fare a scavare , che amore !!!!! Vorrei tanto vivere anch'io in una casa come la vostra ,proprio nel bel mezzo della natura...un sogno... ma intanto vengo qui e mi riempio gli occhi con le meraviglie che ci mostri .Ti abbraccio Ylenia , buona giornata

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    1. sì, la vita nei cicli e nelle stagioni era una delle nostre aspirazioni. è indicibile quanto ci sta regalando. grazie delle belle parole!

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  2. Uno dei miei sogni è proprio quello di vivere in campagna, quando sarà possibile.
    Per adesso gioisco nel leggere la tua vita a stretto contatto con la Mamma Terra, tu che sei un' altra dolce mamma. Assisto ai vostri scambi reciproci e sorrido. Un abbraccio.

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  3. Io adoro i broccoli....:)
    Ti abbraccio forte.
    Gabriella

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    1. anche noi, cucinati in tutti i modi! un abbraccio a te!

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  4. Per noi è il terzo inverno in Campagna. Il primo è passato senza fare grandi cose poichè eravamo troppo presi a sistemare meglio la casa, l'anno scorso ero tutta concentrata sull'orto biodinamico ma purtroppo la pioggia, durata fino a metà giugno, ha un po' rotto le uova nel paniere... quest'anno comincio a guardarmi intorno con maggiore consapevolezza. Il mio orto ha ben poco (vedi ultimo post), ma quest'anno proverò ad anticipare qualche coltura... e speriamo che non piova troppo!!!
    ...e poi arriveranno anche qui le galline!!!
    A presto
    Francesca

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    1. sai con noi cosa sta funzionando bene? le tecniche biointensive. non perché non abbiamo abbastanza spazio, sono proprio utili e intelligenti i loro metodi!me li sono studiati un po' quest'estate, poi abbiamo provato ad applicarli sull'orto invernale e… riproveremo in primavera perché ci è piaciuto! questo momento dell'anno è pieno di progetti per noi, speriamo che i mesi caldi diano un po' più di soddisfazioni quest'anno! a presto!

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  5. Non so dirti quanto mi fai sognae con questo tuo diario... se il sogno diventerà realtà sarai stata la mia complice! Un abbraccio

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    1. oh Jessica, sarebbe bellissimo! a primavera proverò a riorganizzare un lab a Marti, chissà se riusciremo a conoscerci, finalmente!

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