Un posto in cui tornare

Di questa casa, di questa terra, adoro ogni angolo.
Adoro i tronchi attorcigliati degli alberi e quell'aspetto di vecchia fragilità della vite, i colori dei fiori spontanei e i cespugli spontanei di melissa.
Adoro il forno in cui cuciniamo ogni tanto e ci ripariamo d'estate, adoro la mangiatoia della vecchia stalla, i mattoni antichi che abbiamo trasformato nel vivaio, adoro persino le crepe dei muri.
Questo è il mio angolo di paradiso.
Ma fuori di qui ho difficoltà ad ambientarmi.
Da poco ho ripreso a guidare volentieri, a portare a spasso i bimbi, ad esplorare.
I paesi qui attorno sono bellissimi: case vecchie e nuove arroccate sul cocuzzolo delle colline umbre e vallate immense che si estendono sotto.
Eppure, io, un posto veramente "mio" non riesco a trovarlo.
Però ce n'è uno, che abbiamo scoperto qualche giorno fa, che potrebbe diventarlo.

Una gita nel bosco, una di quelle che ci concediamo appena possiamo, a respirar l'odore della terra umida e sentire il rumore degli alberi.
Qualche cartello da seguire, senza minimamente sapere a cosa stiamo andando incontro.
Si parte con una statua di San Francesco e un cancello di legno.


Per un po' la passeggiata è solo natura silenziosa. E' salita, fango a terra e nebbia che copre il paesaggio sottostante, facendoci sentire sospesi.



Io non sono molto preparata, in materia di Vangeli, preghiere, insegnamenti. Ho una mia spiritualità, bizzarra e sentitissima, e all'interno del cerchio delle figure che adoro c'è anche lui, il santo che parlava agli animali, che ha saputo portare novità e umanità.
Io, che del Cristianesimo conosco solo quello che mi ha colpita ed incuriosita fino ad ora, sorrido pensando che gli uomini sono tanti e le strade infinite, ma la forza che muove ognuno di noi è la stessa, anche se declinata in mille forme.



Cammino e penso a quali sono i misteri della luce, della gioia, della vita, del trasporto sottile che ci fa andare tutti avanti, e sognare, e crescere.
Camminiamo fino ad arrivare alla fine del percorso.
E lì capiamo, capisco.
Questo posto ha un'energia tutta sua.
E' bellissimo.








Il rifugio che il Santo si era scavato qui è una fessura alta e stretta, una grotta accogliente, caldissima. Fuori fa freddo. Dentro è caldo e tutto sembra fermarsi. Dentro è tutto un'altra cosa. E' inspiegabile.
Quel calore mi rimane dentro.
Questo è un posto in cui vorrò tornare.
Un posto caldo in cui tornerò, che forse diventerà uno dei miei posti.

Prima di tornare ci fermiamo a visitare il chiostro del monastero costruito appena sotto.











C'è un pozzo dei desideri, una meridiana che misura il tempo che qui si ferma, una vista mozzafiato.
C'è pace, qui.
E' un posto in cui tornare, questo.
E' il primo posto in cui tornare.


Il tempo della crisalide è il cammino, l'ascolto, l'intuizione, la scoperta.
Inspiro. Espiro. 
Partiamo?
Torniamo all'origine, vera, semplice, completa.
Inspiro.
Espiro.
Partiamo.

7 commenti:

  1. Ci sono lunghi che ci appartengono, e questa appartenenza la sentiamo subito.
    Sono affascinata dalle foto che hai fatto. Davvero un posto in cui tornare...
    Un bacio
    Francesca

    RispondiElimina
  2. Che posto meraviglioso!
    Il posto perfetto per meditare, per pregare perchè lì è tutto spiritualità e vicinanza a Dio.
    I luoghi vissuti dal Santo di Assisi regalano emozioni che non hanno paragoni e danno una grande spinta perchè le emozioni si traducano in gesti concreti di fede.
    Grazie per le belle parole e le immagini!

    RispondiElimina
  3. Sono affascinata dai luoghi francescani, trovo che trasmettano sempre un'energia particolare e molto "vera", di contatto con gli elementi naturali e con se stessi.
    Un luogo bellissimo, hai trovato, per farne un luogo del cuore e dell'anima!
    :D

    RispondiElimina
  4. Anche io da quando vivo qui in città (circa due anni) non ho ancora trovato un posto veramente mio o soprattutto mio e facile da raggiungere a piedi/in bicicletta...questo mi manca molto, anche se Cuneo è una città molto piccola e ricchissima di verde! Che bella la vista sulle colline che si vede dal vostro posticino nuovo :-)

    RispondiElimina
  5. Le tue foto e parole mi hanno riportata a quest'estate,al gruppo di meditazione in Umbria,alla giornata che abbiamo trascorso all'Eremo delle Carceri.Meditando in quei luoghi mi è si è aperto l'Universo.Sono così carichi di energia!E non mi stupisce che tu ami i luoghi di quest'uomo che parlava gli animali e che pensi di poterci tornare :) ancora una volta grazie.

    RispondiElimina
  6. Un posto carico di energia buona cara Ylenia ,indipendentemente dal credo , dalla religione...un luogo in cui tornare per trovare un po' di serenità , un calore che arriva a riscaldare l'anima e rasserenare i nostri pensieri. Ho anch'io un posto speciale dove vado quando ho bisogno di ritrovare un po' di serenità :è un fiume , non troppo distante da casa mia , che scorre tranquillo , lungo il quale posso passeggiare con la mia cagnolina o sedermi , perchè ci sono anche delle piccolissime spiaggette naturali..un posto in cui tornare....sempre. Ti abbraccio

    RispondiElimina
  7. A dicembre sono stata in un posto simile in Garfagnana, un santuario scovato per caso, con tanto di sentiero in mezzo ad un bosco che conduceva a delle alture spirituali in cui meditare!
    Credo che in posti così pensare e riflettere sia più facile e anche trovare una propria dimensione spirituale a prescindere dal proprio grado di religiosità! Bellissimo!

    RispondiElimina