E' un giorno speciale, è il mio giorno

Ogni anno questo mio blog è testimone della nuova tacca che lascio sulla lista degli anniversari di  questo giorno.
Pensavo che, con il tempo, anche il ricordo di questa data si sarebbe affievolito, come succede per tutto, anche per le cose più brutte. Pensavo che, alla fine, la polvere che si appoggia su qualsiasi cosa e la lascia meno visibile e meno pungente, si sarebbe fermata anche su questo doloroso giorno di fine febbraio.
Forse non è ancora il momento, e questa data brucia ancora come se tutto fosse successo ieri.
Oggi è l'anniversario del mio più grande dolore, fisico ed emotivo.
Oggi è il giorno in cui una parte di me è morta e tutto il resto ha voluto resistere, ha dovuto continuare.

Una persona fragile e un cuore debole, che ce l'hanno fatta, diventando fortissimi per un attimo, nel momento giusto, mentre una nuova vita si formava nella pancia, senza dare il minimo segno di cedimento.
La polvere non ha ancora cominciato ad appoggiarsi sui ricordi. Ma negli anni mi sembra di riuscire a vedere tutto da un po' più lontano e, come se potessi riassumerlo sempre meglio, ora mi bastano poche parole per provare a spiegarmi quello che mi è successo.

Sono svenuta il preda al dolore; in uno stato di incoscienza ho visto una lunga strada davanti a me e le mie migliori amiche al mio fianco. Ho sentito le voci di quelle amiche con cui ho condiviso tanto di importante che mi invitavano a proseguire per la strada davanti a noi. Poi, riaperti gli occhi, ho visto il volto del mio compagno, terrorizzato. E da quel momento, per tutte le sofferenze che si sono susseguite, ho sentito una sola voce: "Mamma, io sto bene, voglio nascere e voglio vivere insieme a te."

Oggi è il mio giorno: il giorno in cui l'amore del mio primo figlio è stato più forte della morte, il giorno in cui il sostegno del mio compagno e di tutti quelli che ci hanno aiutato è stato più potente di qualsiasi tentazione a mollare.

Forse, sotto sotto, non mi sono ancora abituata all'idea; non ho ancora smesso di soffrire.
Non sono ancora pronta a guardare questo giorno e le sue inevitabili conseguenze negli occhi, non più di quanto il mio quotidiano mi costringa a fare.

Un anno fa abbiamo piantato una betulla nel nostro terreno. L'ho voluta per ricordarmi di tutta la forza che ho e di quanto ho voglia di ricominciare.
La betulla è una pianta pioniera: è la prima a ricrescere dopo gli incendi, è quella che prepara il terreno affinché altri alberi possano rinascere e il bosco ricominci a vivere.
Ogni tanto torno a guardarla, ad accarezzarla, la mia betulla.
E' giù, in fondo al terreno, dove un giorno svetterà il nostro boschetto.








Questa mattina mi sono svegliata tesa, agitata.
Questo anniversario è un nodo alla gola difficile da mandar giù.

Però oggi è un giorno di festa: oggi si festeggia per esorcizzare e per dirmi quanto sono stata forte.
Però ieri sera abbiamo cucinato dolci e pane integrale: sento ancora il profumo nell'aria.
Però c'è una bustona di regali che mi sono arrivati dai miei genitori, dai miei nonni, da mia sorella: regali che mi fanno ogni anno per questo giorno, loro, che alla fine mi assecondano sempre.
Però ho Fado in braccio e sento la vocina di Ladù che canta dall'altra stanza, c'è Lui che prepara la legna per accendere la stufa, c'è il nostro quotidiano che mi ricorda che la vita è piena di bei risvolti inaspettati.

E poi ci siamo noi, io e il mio cuore.
Buon giorno speciale, cuore mio: io e te, insieme, saremo forti per altri cent'anni.

Per camminare insieme

Per crescere insieme



10 commenti:

  1. Caspita, non immaginavo una cosa del genere! Sei stata forte, e anche ora lo sei. Mi hai fatto scendere una lacrima e pensare che le nostre vite sono appese ad un filo sottile, ma che misteriosamente quel filo può essere talmente resistente da darci forza anche per il futuro! un abbraccio grandissimo

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    1. un abbraccio grande a te, fanno bene queste parole.

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  2. Come sai comprendo benissimo ciò che provi.
    Io non ho un anniversario preciso da ricordare ma tanti giorni che si sono susseguiti, ma tutte le volte in cui la mia mente ritorna a quei giorni mi faccio, forse poco yogicamente, i complimenti e li faccio al mio corpo che non si è arreso.
    Ti abbraccio, vi abbraccio ( tu e il tuo cuore)!

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    1. so, immagino, e credo di sentire qualcosa di molto simile a quello che senti tu. so anche che il tuo, in questo caso, in questo giorno, è un abbraccio speciale.

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  3. In questi casi le parole sono un impiccio, voglio solo dirti che la tua energia si percepisce anche da lontano. Un abbraccio forte.

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  4. Cara Ylenia, mentre ti leggevo, con i lucciconi negli occhi, ho visto davanti a me l'immagine di chi nasce.
    Venire al mondo è una fatica immensa, richiede uno sforzo enorme... e cos' mi piace pensare che tu sia nata di nuovo. Ti abbraccio. Chandana.

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  5. Nemmeno io immaginavo...nemmeno io ho parole adatte...ma un abbraccio speciale sì e resto sempre più ammirata da te, sempre più grata per quello che trasmetti, quanto condividi e come dai forza a chi ti legge.

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  6. Mi scendono le lacrime. Festeggiare gli anniversari di dolore da cui ripartire, non è da tutti. Tu lo fai ma nn solo oggi, lo fai ogni giorni. Rinasci da te stessa e da ciò che hai partorito.
    Quanto amore...

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