Portare i bambini: la nostra esperienza

La nostra esperienza col portage è un work in progress che ha già dato parecchi frutti.
Eravamo convinti dell'importanza di portare il nostro bambino fin da subito e, quando ci siamo imbattuti ne "Il concetto del continuum", ci siamo convinti che era secondo lo spunto del continuum che volevamo crescere Ladù.

Mi sono documentata sul portage fino a crederci così tanto da non voler nemmeno comprare la carrozzina. Alla fine della gravidanza, con problemi di salute da risolvere e un cucciolo minuscolo, nato un mese prima, tra le braccia, mi sono imbarcata per l'avventura del portare sempre addosso Ladù.

Ero tanto orgogliosa della sua forza e determinazione del voler nascere, in perfetta salute, quanto ero triste per certe esperienze che mi trovavo a vivere. Mi sentivo derubata dell'ultimo mese di una gravidanza sognata e vissuta appieno, del parto dolce  e naturale che avevo sognato, dell'armonia in cui avevo immaginato di accogliere mio figlio.

Sono uscita dall'ospedale con Ladù addosso, avvolto in una fascia di cotone bianco e celeste che avevo preparato nei giorni prima dell'ospedale. Fin da subito ho amato quella sensazione unica e preziosa che la fascia mi permetteva di provare... eravamo uniti, potevo sentire i suoi movimenti a stretto contatto col mio petto e il mio ventre, come se fossimo ancora una cosa sola.

Al di là di tutto quello che è stato scritto e detto sull'esperienza del portare dal punto di vista dei bambini, io stavo avendo la conferma che il portage è un'esperienza meravigliosa anche per i genitori, e per chiunque abbia voglia di provarla.