Al di là delle interpretazioni che i diversi percorsi spirituali danno alla luce e al buio, penso che concederci il tempo per pensare all'alternanza degli opposti che struttura la nostra vita sia un grande regalo che possiamo farci. Accogliere il buio, trovando il modo di viverlo anche quando è doloroso o impegnativo, incontrare la luce e lasciarsi attraversare ma, ancora di più, sentire come avvengono i passaggi da uno stato all'altro è un'esperienza trasformativa, che solleva, stravolge e sedimenta infine ciò che siamo e siamo stati.
L'Esserci è lontananza.
E' profonda profondità.
("Qohélet, colui che prende la parola" a cura di G. Ceronetti, Adelphi)
C'è una meditazione mirata che possiamo sperimentare per rievocare il passaggio dal buio alla luce, e viceversa, da usare come sostegno nei momenti o periodi impegnativi, in cui ci è chiesto di cambiare o metterci in discussione: la meditazione del fiore di loto.
Si tratta di visualizzare un fiore di loto nel nostro cuore (o nella parte del corpo in cui sentiamo di avere il bisogno di accogliere e dar spazio al passaggio, al cambiamento). Il fiore è chiuso, riepiegato su di sè e circondato dal buio che lo incoraggia al riposo prima di aprirsi e mostrarsi al mondo. Pian piano, in un lasso di tempo variabile a seconda delle esigenze e della possibilità di introspezione che ognunno si vuole concedere, il fiore si apre, mentre una luce prima fioca poi sempre più intensa lo sveglia e lo invita... all'esserci, profondo, che si radica nel suo essere stato lontano, assente al mondo mentre incubava se stesso nell'attesa, nella cura. E' interessante anche provare il processo inverso, visualizzando e sentendo il fiore richiudersi in armonia con l'affievolirsi della luce, segnale che è giunto il momento per compensare l'azione con la stasi, il fare con il sentire, il mostrarsi con l'introspezione, la luce con il buio.
Per celebrare la luce, l'avvento di una nuova stagione, pregustandone i frutti e il tepore, ho pensato ad una sequenza, che ho chiamato: "Il saluto alla luce." Un modo personale per accogliere il cambiamento attraverso la pratica yoga, una semplice sequenza ispirata ad una preghiera che mi ha colpita qualche tempo fa:
Pace dietro di mePer celebrare la luce, l'avvento di una nuova stagione, pregustandone i frutti e il tepore, ho pensato ad una sequenza, che ho chiamato: "Il saluto alla luce." Un modo personale per accogliere il cambiamento attraverso la pratica yoga, una semplice sequenza ispirata ad una preghiera che mi ha colpita qualche tempo fa:
Preghiera alla luce
Pace:
pace sopra di me
pace sotto di me
pace davanti a me
pace dietro di me
pace intorno a me
pace dentro di me
Amore:
amore sopra di me
amore sotto di me
amore davanti a me
amore dietro di me
amore intorno a me
amore dentro di me
Luce:
luce sopra di me
luce sotto di me
luce davanti a me
luce dietro di me
luce intorno a me
luce dentro di me.
La sequenza che ne ho ricavato è bilanciata nei movimenti del corpo, comprendendo allungamenti e archi della schiena, torsioni, aperture e chiusure del petto, mobilitazione del bacino e sperimentazione di diversi mudra. Può essere usata anche come sequenza completa per iniziare la giornata o prepararsi alla meditazione. Per rendere asana e parole ancora più efficaci si può provare ad abbinarle, come sto sperimentando in questi giorni. E' incredibile quanta potenza si scateni dal nostro stare nell'azione, con i pensieri, le parole e il corpo tutti armonizzati verso un'unica meta.
Pace:
Pace sopra di me
Pace sotto di me
Pace davanti a me
Pace intorno a me
Pace dentro di me
Amore:
Per accompagnare le asana corrispondenti ai versi sull'amore ho scelto il mudra del loto, una posizione delle mani che richiama energeticamente la nostra apertura all'amore, la nostra fioritura nel rispetto verso noi stessi e il resto.
Amore sopra di me
Amore sotto di me
Amore davanti a me
Amore dietro di me
Amore intorno a me
Amore dentro di me
Il mudra del loto con le mani davanti al petto.
Luce:
Le braccia aperte come se abbracciassimo il sole, nella sua luce, sentendone il calore.
Luce sopra di me
Luce sotto di me
Luce davanti a me
Luce dietro di me
Luce intorno a me
Luce dentro di me
La preghiera, così come le asana con cui ho cercato di darle forma è semplice, ma fortissima nel suo trasmettere che siamo esseri che vivono lo spazio, che sono spazio, che riempono e caratterizzano lo spazio con le loro emozioni. L'ho sentita una sola volta e non l'ho più scordata. Non ho potuto fare a meno di tradurla in una pratica che sono sicura troverà il modo di tornarmi utile al momento opportuno.
Una curiosità per i piccini... In un libro di filastrocche che sto sfogliando con Ladù in questi giorni, ne ho scovata una che si recita in trentino in occasione della Candelora:
Merlo coderlo,
che fatu ti là?
Mi cante, mi subie, mi zerche l'istà.
("Coccole e filastrocche", Germani e Barochello, Giunti Kids)
Grazie per aver letto questo post.
Se ti ha fatto piacere fermarti qui, prenditi ancora qualche minuto
per dire "mi piace" su facebook.
svegliarsi presto imbronciata x il sonno, passare di qui,
RispondiEliminae mettersi all'opera per cambiare di stato!
grazie!
funziona!
RispondiEliminascrivero' un post su oggi. posso condividere il tuo>?
Con piacere, cara Sara. Anzi, grazie!
RispondiEliminaCiao, sono un' amica di Sara, e la scorsa settimana sono arrivata al tuo sito, in fondo alla pagina c'era un bellissimo link relativo a libri x bambini sulla meditazione...non potevo non aprirlo...c'era una lista di titoli della Casa Editrice il Punto D' Incontro...non ho resistito e li ho acquistati praticamente tutti (una decina, tra l'altro scontatissimi...li ho letti già tutti e li sto leggendo con i miei bimbi e volevo dirti che li ho trovati veramente meraviglisi...semplici...immediati...e sopratutto semplicemente luminosi.
RispondiEliminaGRAZIE!
grazie a te! io ho fatto lo stesso con quei libri: un acquisto proprio riuscito, sono d'accordo con te.
Eliminagrazie anche ti avermi scritto.