Le anime buone. A passo leggero curo le gemme.


  In questo post avevo espresso il desiderio di sentirmi più protetta e forte nell'affrontare le sfide che arrivano. La primavera mi sta portando nuove prove e nuovi incontri.
Un po' insicura, come chi non se l'aspetta, continuo il cammino che ho davanti.
A passo leggero, sto imparando a non intervenire troppo, a non farmi troppi preconcetti, a non giudicare più del necessario. Cerco di ascoltare il più possibile: voglio darmi la possibilità di lasciarmi stupire.

  "Darsi la possibilità di..." è una delle espressioni che uso più spesso durante le mie lezioni, ultimamente. Ormai l'ho capito che insegnare yoga, per me, è una medicina, un mantra per sostenermi in ciò di cui ho bisogno. "Darmi la possibilità di..." è il sogno che sto cercando di avverare.
Come cambia tutto se lo affronto in un altro modo, se lo guardo da un'altra prospettiva? E come cambio io? 

  Mi ritrovo ad anelare qualche minuto in santa pace per mettermi a testa in giù, o a gambe in alto. Ne traggo un beneficio istantaneo. Mi scopro a sistemarmi in qualche posizione capovolta mentre aspetto gli allievi in ritardo di qualche minuto per la lezione. Mi scopro felice di quel ritardo, perché, in questi giorni, anche un minuto di vita guardata al contrario mi dà energia per ore.

  "La postura è un modo di essere nel mondo", dice l'arte terapia ad indirizzo psicofisiologico a cui mi sono avvicinata per un periodo. La definizione mi torna in mente ogni volta che sperimento o propongo un'asana, ed è la descrizione più azzeccata per quello che mi sta succedendo: il mio modo di essere nel mondo sta cambiando, e le posture di cui vado alla ricerca ne sono un indizio.

  Ma non mi bastano, purtroppo. Mi capita di sentire il bisogno di vibrazioni più alte della mia per accompagnare la danza che continua e cambia. Mi capita di ammalarmi, di essere stanca, di non sapere dove pescare le forze.
Sono fortunata, però, sono circondata di anime buone.
Ieri l'allieva di un corso mi ha fatto un dono speciale: un filo di pietre che catturano e moltiplicano la luce, con una farfalla che ricorda il sogno e il volo, e un campanello che scaccia i pensieri brutti. Era quello che ci voleva!
Un amuleto che ricorda e chiama le anime buone, che insegna a catturare i colori, assorbirli e regalarli.

  Nel mese che sta per concludersi si sono aperte nuove porte. Un nuovo corso è iniziato, una nuova prospettiva ha fatto capolino nel tran tran ormai consolidato del mio quotidiano.
Domenica sarà il giorno di tante prime volte. La prima volta a far lezione in un nuovo spazio, la prima volta a insegnare con un pubblico che guarda, la prima volta a gestire un'ora di yoga con un collega. Lavorare insieme, trasmettere ciò che abbiamo curato e raccolto in questi anni per farlo arrivare ai partecipanti: sarà emozionante, sarà un altro momento a testa in giù, con tutto da calibrare in una nuova prospettiva.
Mi sento un po' come le gemme dell'albero che colora e nasconde il paesaggio al di là della finestra. Stanno per sbocciare, aspettano solo il momento giusto.
Io curo le mie gemme. Ringrazio di avere un amuleto. Dò il benvenuto alle anime buone. Suono campanelli e scaccio i dubbi. Mi muovo a passo leggero e mi concedo nuove possibilità.

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4 commenti:

  1. Siamo sempre tanto, tanto in sintonia. Ed è bellissimo. Grazie, a breve quanto promesso ;)

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  2. In bocca al lupo per oggi allora! Scommetto che andrà tutto benissimo! Ti auguro una primavera piena di luce e colori!! Si capisce al volo che hai un'anima luminosa e saggia :) Un grande abbraccio!!

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    1. Che carina… è andato tutto bene, ora posso godermi il meritato riposo, ricaricare la mia luce che si affievolisce un pó nei periodi intensi, e dedicarmi ad un nuovo progetto che spero ti interesserà.

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