Un post che si distacca dal contesto yogico del blog, ma che forse potrà essere utile a chi, come me in questo periodo, si trova un pò più di tempo a disposizione e tanto bisogno di aggiornare il guardaroba.
Ho imparato a cucire durante la prima gravidanza, quando ho scoperto che vestiti e corredo per neonati costano come abbigliamento e accessori per adulti.
Un po' per ideologia, un po' per la soddisfazione di vedere il mio piccolo circondato da cose fatte a mano da me, un po' per dedicarmi ad una meditazione attiva che coinvolgesse tutti e due, oltre che tutta la mia concentrazione e il mio impegno, ho imparato i rudimenti e mi sono data alle sperimentazioni.
Non che la mia tecnica si sia tanto evoluta, negli ultimi due anni. Ma ormai sono abbastanza capace di capire istruzioni non sempre facili, personalizzare modelli e non sudare sette camicie ogni volta che devo attaccare due pezzi di stoffa assieme.
Stanca delle solite tre tute e due paia di jeans premàman, in questi giorni ho dato il via ad una produzione di abiti per i prossimi mesi, con i pantaloni che vedete nella foto di apertura.
Sono partita scegliendo un modello trovato sulla rivista Burda di qualche tempo fa: prevedeva un fascione di jersey in vita e mi è sembrato il più simile a qualcosa di premàman che potessi trovare.
Solo alla fine mi sono resa conto che qualsiasi pantalone può essere adattato allo scopo: basta tagliare la vita molto bassa (dai 5 ai 10 centimetri sotto la vita di un pantalone o un cartamodello non per gravide) e aggiungere una fascia elastica o elasticizzata come cintura.
Nel mio caso, ho creato un fascione di 15 centimetri della stessa stoffa con cui ho cucito la fodera dei pantaloni e l'ho ripassata con qualche striscia di filo elastico (lo stesso che si usa nei vestiti estivi con l'arricciatura sul petto). In questo modo spero che la cintura reggerà ai cambiamenti dei prossimi mesi e spero che, forse con qualche modifica, il tutto sarà riutilizzabile anche dopo la gravidanza.
Alla ricerca di pantaloni di buon tessuto e caldi per Ladù, mi sono scontrata con lo stesso problema: o modelli costosissimi, inadatti alla velocità con cui lui cresce e si sporca, o i classici misto sintetico delle grandi catene.
Trovare nelle edicole riviste di cartamodelli per bambini sotto i quattro anni è quasi impossibile; cercando molto on line ho letto di libri di modelli per piccoli, perlopiù in inglese, che magari prima o poi mi regalerò. Ci ho messo mesi a trovare la soluzione, un fantastico e semplicissimo suggerimento, felicemente donato in rete da una mamma nord europea.
Ecco qui il tutorial di Made by Petchy per fare in casa e in poco tempo pantaloni fai da te per i piccoli. Il suggerimento è così basilare che, sulla sua base, ci si può davvero sbizzarrire a creare tanti modelli diversi pur non essendo una sarta provetta.
Spero di aver lanciato qualche idea alle mamme con un po' di creatività e pochissimi soldi da spendere...
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Carissima!!!I tuoi suggerimenti sono l'illuminazione che mi mancava!!!E' pazzesco, ma io che faccio bambole e cuscini, e mi lamento del fatto di non avere un paio di pantaloni che mi piacciano, non avevo pensato di farmeli da sola!!!Tra l'altro quel tutorial che mi hai gentilmente mandato l'estate scorsa attende la primavera per vedere la luce...
RispondiEliminaInsomma, grazie, come sempre!!!E dalla foto si vede che vi stanno anche molto bene, perciò hai fatto davvero un ottimo lavoro!!!Bravissima!!!
Un abbraccio affettutoso ad entrambi e buon fine settimana!!!Namastè!
Silvia
Cara Silvia, che gentile! In effetti il tutorial del 10 minutes trausers puó essere usato per tutti gli scopi! E… aspetto di vedere quelli che fai con lo schema dell'anno scorso. Ti abbraccio!
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