Era uno dei miei sogni, da tanto tanto tempo: iniziare ad ingrandire la scorta delle erbe raccolte ed essicate da me, per giocare a comporre infinite varietà di tisane per ogni occasione, voglia, necessità.
Nel corso degli ultimi due anni ho passato molte ore a cercare sui libri, memorizzare, guardarmi intorno con cellulare alla mano e collegamento ad internet (amato e odiato telefono...) durante le passeggiate nei boschi, preparare e seccare erbe.
Finalmente inizia a crearsi un po' di scorta e, soprattutto, mi scopro ad avere chiara in mente quale erba serve per cosa e come usarla. Il mio repertorio per ora è ristretto, ma il divertimento di sentirmi una streghetta prepara pozioni è impagabile e quei momenti di gioia in cui mi trovo a dare consigli o sperimentare su di me valgono l'impegno dello studio e della lavorazione.
Qualche giorno fa il tempo pazzo di questo maggio ha portato gli ultimi malesseri di stagione anche in casa nostra: qualche linea di febbre, un po' di difficoltà a respirare, mal di testa.
Sebbene non mi sia ancora cimentata nella Grande prova: sperimentare una cura totalmente a base di erbe, mi sono subito messa all'opera con un miscuglio che mi sembrava adatto all'occasione, sperando di avere, prima o poi, abbastanza competenze per aiutare solo con le erbe i piccoli malesseri di casa.
Questa la ricetta:
:: fiori di elicriso,
raccolti l'anno scorso, durante una visita da queste parti per ispezionare la casa in cui viviamo ora. Ancora non sapevamo che, alla fine, sarebbe stata proprio Lei, la nostra Casa, la nostra Terra.
E' normale che questi fiori, per me, abbiano un valore aggiunto, oltre alle loro preziose proprietà: espettoranti, calmanti della tosse, lenitivi.
Hanno un sapore amaro che, anche per me che sono abituata a non dolcificare mai nulla, ha reso necessaria l'aggiunta di miele.
:: fiori di tiglio,
anche loro raccolti l'anno scorso, durante una gita e conservati gelosamente per tutte le loro proprietà. Il tiglio è un ottimo rilassante, emolliente, decongestionante, particolarmente efficace sull'apparato respiratorio ed intestinale.
:: tintura madre di ulivo
preparata un po' di tempo fa, durante la potatura degli ulivi, con le foglie fresche.
Questa tintura è il risultato di qualche esperimento andato male con altre erbe nel corso del tempo. Dopo vari tentativi, ho deciso che l'alcool più adatto per realizzare le mie tinture non ha una gradazione altissima (i 90 o 60 gradi consigliati di solito), ma più bassa. Un banalissimo brandy, meno alcoolico ma più dolce è quello che fa per me, basta solo prolungare il tempo di macerazione delle erbe. In questo caso, ho usato 50gr di foglie fresche e 250 ml di brandy. Ho lasciato il tutto in infusione per 40 giorni e poi filtrato.
Le foglie di ulivo sono un buon febbrifugo, in questa tisana ne ho messo un cucchiaino per tazza.
Il tempo di infusione quando si usano le erbe per le loro proprietà medicinali è di 20 minuti; aggiungere la tintura all'acqua bollente ed aspettare qualche minuto permette di far evaporare l'alcool, in modo che tutti (anche i bambini) possano usufruire delle sue virtù.
La dose per gli adulti è di due/tre tazze al giorno; per i piccoli è di una tazza, bevuta a più riprese nell'arco della giornata. Non essendo particolarmente "impegnative" o difficili da metabolizzare, le erbe di questa ricetta vanno bene anche per i piccolissimi, basta non eccedere nella dose.
Per stare in contatto, per continuare insieme questo viaggio di racconto e ricerca,
puoi unirti su facebook o ricevere gli aggiornamenti per e-mail iscrivendoti qui a lato.
Nessun commento:
Posta un commento