Il giro di stagione e il suo pranayama

Il rito della sveglia all'alba è la mia azione ripetuta, all'infinito; sono io, sempre assonnata, sempre con la macchina fotografica in mano, che esco di casa e imparo ad osservare lo scorrere del tempo, della stagione e dei suoi frutti.

Spesso l'osservazione diventa una meditazione. A volte un pranayama.
Viloma pranayama è una tecnica che divide l'inspirazione in tanti, piccoli sorsi d'aria, ognuno da assaporare per la profondità e la portata che ha.

Espiro profondamente.

Inspiro dal naso, per due tempi.

Trattengo l'aria inspirata per due tempi.

Inspiro dal naso, per due tempi.

Trattengo l'aria inspirata per due tempi.

Continuo,

ad inspirare e trattenere fino a che sento i polmoni, il petto e la gabbia toracica 

ben pieni, espansi.

Solo allora espiro,

lentamente,

lasciando uscire tutta l'aria che ho inspirato

trattenuto

assaporato

osservato.

Cammino, il piccolo in fascia, la macchina fotografica in mano.

Mi rendo conto di com'è cambiata la luce del sole rispetto a qualche settimana fa a quest'ora.

Capisco che l'estate si sta spegnendo, lo leggo nei segni tutt'attorno, nei frutti che stanno finendo il loro corso e in quelli che si preparano a riempire l'autunno.

Inspiro i girasoli

e li trattengo

Inspiro gli ultimi raccolti estivi

e li trattengo

Inspiro gli ultimi fiori e i semi delle piante che saranno

e li trattengo

Inspiro i nuovi frutti, che si stanno preparando

e li trattengo.

E poi espiro, lentamente, fino a svuotarmi del tutto.

Pronta per il giro di stagione, con quel po' di malinconia che il finire dell'estate mi lascia sempre.

Il tempo della crisalide è il cammino, l'ascolto, l'intuizione, la scoperta.

Inspiro. Espiro. 

Partiamo?

Torniamo all'origine, vera, semplice, completa.

Inspiro.

Espiro.

Partiamo.

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