La terra giusta



Siamo arrivati qui che non ne sapevamo niente, proprio niente, di edilizia, di agricoltura, di vita in campagna.
Siamo arrivati con tanti sogni e tante buone energie da spendere per imparare. E per errori e tentativi, tutti e due in gran quantità, un paio di cose, ma giusto un paio, le abbiamo capite.


Io ho capito che senza i sogni non si va da nessuna parte, ho capito di aver bisogno di crearmi sogni tutt’attorno, perché è da lì che traggo la forza di fare, sorridere e credere.
So che per dare fiducia al bello, aspettarlo e trovarlo in ogni cosa, ho bisogno di costruirlo io per prima, in più posti possibili, in più pensieri possibili, in più cose possibili.
So che la mia fantasia e la mia voglia di giocare non sono scontate, che ho bisogno di coltivarle, che rischiano di spegnersi se non le alimento costantemente. So che ricamare con la fantasia è una delle tante cose da fare sulla strada delle questioni da prendere sul serio, dei progetti in cui impegnarsi davvero, delle regole da seguire per far parte del gioco.
Ho deciso che, per me, il gioco è una cosa seria. Non mi rimane che smantellare anni e anni di istruzioni diverse e di imposizioni che vanno all’opposto, perchè io, senza i sogni, senza la fantasia, non mi sento di vivere che a metà.


Siamo arrivati qui chiedendo alla terra di insegnarci come trattarla e, dopo molte piante nate per poi morire e molti semi non germinati, abbiamo provato a giocare anche con lei, anche con la terra, esigente e maestra.

L’anno scorso è nata una tradizione estiva, uno dei tanti regali per il mio compleanno: costruire qualcosa di bello, da riempire di terra e vita.

L’estate scorsa, in una giornata di caldo e sole impietosi, ho visto creare sotto i miei occhi la spirale delle erbe aromatiche, un progetto ispirato agli orti verticali della permacultura. È un modo per coltivare molte piante in poco spazio, sistemando ognuna nella posizione giusta per le sue esigenze: quelle che hanno bisogno di molto sole nelle parti più esposte e quelle che hanno bisogno di stare più riparate negli spazi protetti e adombrati dalla costruzione.
La spirale, piena di terra buona e di compost, è al momento il posto in cui le nostre piante crescono più velocemente e più grandi, nonché meno infastidite dalle erbacce.



Quest’anno, invece, l’idea del progetto per rispettare la tradizione è venuta da qui. Bancali recuperati nell’ultimo anno qui e là, altra terra buona e i ravenelli che, piantati in pieno campo, non riusciamo mai a far sopravvivere. Qualche calendula, per attirare insetti buoni e incantare gli occhi e…





… sì, anche la terra ha bisogno di sogni e fantasia per dare buoni frutti.



E ogni giorno mi stupisco di quanto, tutti gli esseri viventi nessuno escluso, vivano delle stesse, piccole grandi cose: questa terra, queste piante, noi.
Sogni, fantasia, ricerca, fatica, lavoro di squadra.
La terra giusta, per noi, è quella in cui si coltivano i sogni.




Il tempo della crisalide è il cammino, l'ascolto, l'intuizione, la scoperta.
Inspiro. Espiro. 
Partiamo?
Torniamo all'origine, vera, semplice, completa.
Inspiro.
Espiro.
Partiamo.

2 commenti:

  1. Meraviglioso!!!Proprio in questi giorni stiamo parlando di Terra, che ci accolga, in un posto nuovo per vivere...Stiamo progettando...Stiamo sognando per concretizzare un sogno.. che forse progetto da quando sono bambina!!!
    La condivisione del tuo cammino aiuta il mio a prendere forma...
    Grazie.
    Un abbraccio di serenità e benedizioni, cara!!!
    Silvia

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    1. oh Silvia che bella notizia! Sono felice che le mie condivisioni vi aiutino nel vostro percorso, è la cosa più bella che potessi scrivermi! Tienimi aggiornata. Benedizioni al vostro nuovo cammino!

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