E' di questo che si vive

Una sera, subito dopo cena, noi due davanti al camino con gli ultimi ciocchi che bruciano, i bimbi miracolosamente abbandonati in un sonno profondo a cui siamo poco abituati.
Sono seduta sullo sgabello vicino a Lui e comincio a parlare come non riusciamo quasi mai a fare: con leggerezza, con calma, col silenzio attorno.
Gli dico che mi capita di sentire che il tempo mi scappa dalle mani, che mi arrabbio perché non riesco mai a finire di fare tutte le cose che avevo in mente, che non so come fare.

"Fai troppe cose, Mary" (sì, come Mary Poppins. Mi chiama così e, a me piace. Mi ricorda di avere più autoironia, che non c'è bisogno che sia "praticamente perfetta sotto ogni aspetto", che vado bene anche altrimenti).
"Dovresti fare meno cose, curare il tuo lavoro e poi riposarti."
"Forse, dovrei. E' che il resto, quello che mi stanca e che non riesco mai a fare come vorrei, è quello che tiene viva la fiamma".

E' di questo che vivo.
Non delle scadenze, delle mail del commercialista, degli orari da rispettare, delle sveglie all'alba, del lavoro fino a sera tardi, dei piatti lavati o dello straccio a terra.
Vivo dell'emozione di fare un regalo che ho pensato e costruito da sola; del sorriso che immagino sulla faccia di Ladù quando gli consegnerò una cosa che ho cucito per lui; delle parole di qualche allievo a fine lezione; della poesia di una cena inaspettatamente curata; delle mail di qualche lettore che si prende il tempo per scrivermi.
Dovrei accantonare qualcosa. Ma non potrei mai.
Io vivo di questo.

L'ultimo lavoro a maglia, per il piccolo Fado- realizzato seguendo questo schema. Chissà se gli piaceranno, un giorno, questi vestiti minuscoli che immagino di conservare in una scatola, per lui, per fargli vedere quanto è stato bravo a crescere.





Ora mi aspetta una grande prova. Un regalo di compleanno. Un grande regalo. C'è una destinataria speciale che aspetta. E io... spero che non la deluderò.

Il tempo della crisalide è il cammino, l'ascolto, l'intuizione, la scoperta.
Inspiro. Espiro. 
Partiamo?
Torniamo all'origine, vera, semplice, completa.
Inspiro.
Espiro.
Partiamo.

6 commenti:

  1. E di che altro si potrebbe vivere?
    Sei praticamente perfetta sotto ogni aspetto!!!

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  2. come sono "calde" le tue creazioni!
    capisco bene il "non vivere per" le scadenze, i piatti da lavare,... io mi ci scontro ogni giorno con questa questione, e spesso mi manca l'aria, nel senso che proprio mi sento soffocare dai doveri. Non ho altro tempo, purtroppo, e sto cercando di vivere nello yoga ogni momento, ogni cosa, ogni dover fare, finchè non trovo uno spiraglio...
    I tuoi "spiragli" sono molto ispiranti, sei tu stessa uno spiraglio per me! :D

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  3. Quello di cui parli è vita... il resto è sopravvivenza.
    Io lavoro per sopravvivere, ma poi a pensarci bene, mi rammarico sempre perchè il lavoro sottrae tantissimo tempo alle cose che mi piace davvero fare. Mi arrabbio perchè il tempo passa e le cose sono ferme. Ha ragione tuo marito: bisogna fare meno cose. In fondo è come la potatura degli alberi. Sfrondare un po', poi tutto andrà meglio! Cominciamo dalle cose più importanti.
    Un abbraccio
    Francesca

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  4. Più ti leggo più mi ritrovo in te e nelle cose che scrivi... ed è bello ; )
    Un abbraccio e buon weekend...

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  5. I pochi momenti in cui riesci a fare quello che tiene viva la fiamma sono intensi e meravigliosi proprio perchè "rubati"...funziona sempre così, quello che non abbiamo a sufficienza è la parte più gustosa della vita... :)...
    Buon fine settimana Fata Ylenia e un abbraccio forte.
    Gabriella

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  6. Anche io vivo di questo*
    Bello vedere questo in persone simili a me*

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