Liberi di…

Il 25 aprile di tre anni fa, Ladù appena nato in braccio e il pc sulle gambe, ho scritto una mail ad un pugno di amici che sentivo vicini in quel periodo.
Il blog non esisteva ancora, non avevo un account facebook, ma sentivo un gran bisogno di raccontare a qualche testimone le conquiste e i pensieri di quel periodo.

Venivo da mesi difficili, in cui mi ero chiesta spesso come potevo modificare la mia vita in modo da togliere gli inutili spauracchi, godermi di più quello che avevo ed evitare il brutto, almeno quando era possibile.

Quel 25 aprile mi sono chiesta cosa potevo fare per sentirmi più libera; da che cosa io, insieme alla festa che si stava svolgendo fuori dalle finestre, avevo bisogno di liberarmi.

Libera dal mio severissimo giudice interiore,
libera dai pregiudizi e dai fantasmi di altri tempi,
libera di sentirmi libera
e di scegliere la mia libertà, momento per momento.
Volevo liberarmi da tante inutili costruzioni che non sentivo mie, eppure mi appesantivano.

Nei successivi due anni ho rimosso questo piccolo rito, che mi era tanto servito e che, forse, aveva aiutato anche qualcun altro a fare la propria lista delle libertà.
Quando, qualche giorno fa, mi sono ricordata di quella lettera scritta sui tasti del mio pc, ho pensato che fosse venuto il momento di fare un bilancio, e di iniziare una nuova tradizione: il giorno delle libertà, da dichiarare, da festeggiare, da promettersi e vivere.

Guardando indietro scopro di aver fatto qualche conquista, di aver gettato le fondamenta.
Oggi, mentre penserò alle lotte di chi si è battuto per la libertà, progetto la mia nuova, personale battaglia: voglio essere libera di far crescere un castello, da quelle fondamenta: un castello errante e bellissimo, che si sposti con me e contenga tutto il mio impegno.

E voi?
Mi piacerebbe leggere di altre feste, di altri progetti di libertà.
Quale libertà vi augurate, voi, oggi?



Per camminare insieme

Per crescere insieme




8 commenti:

  1. Oggi vorrei essere liberà dalla schiavitù del posto fisso, dall'orario fisso e dallo stipendio fisso.
    So che di questi tempi sembra assurdo dirlo, ma è una schiavitù per davvero!
    Vorrei non avere bisogno di soldi e vivere... vivere e basta!!!
    Ti abbraccio forte
    Francesca

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  2. Ci penso, perché ho un elenco lunghissimo! Grazie delle tue condivisioni, che mi parlano dritte al cuore. Grazie.

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  3. Sai Ylenya, per natura sono una persona che non ama le imposizioni , le costrizioni , le cose fatte " perchè si è sempre fatto così , perchè di deve " e dunque lascio sempre massima libertà anche agli altri. Non è sempre possibile ,ovviamente , essere liberi , sopratutto in questa società e con la situazione economica attuale , bisogna continuare a lavorare e ancor di più in questi tempi , il posto di lavoro bisogna tenerselo ben stretto . Ma ...ci sono delle volte in cui mi "sento soffocare" di fronte a certi obblighi e purtroppo , a volte , soffoco letteralmente , la mia asma si ripresenta e mi fa star male per giorni... Il fatto che il datore ti paghi per il lavoro che svolgi , non gli da il diritto di pretendere che ogni qualvolta schiocca le dita tu debba essere pronto a dir di si , debba dimenticarti di avere una vita , debba essere pronto a cancellare impegni presi , giornate di riposo...Sei sempre disponibile....ma quando sei tu a chiedere un permesso , due volte l'anno ....apriti cielo !!! Vorrei tanto avere la libertà da tutto questo , vorrei poter prendermi la libertà di poter fare a meno delle persone egoiste e individualiste , che approfittano di un tuo stato bisogno , che non vedono nulla oltre se stessi e il proprio tornaconto .Purtroppo al momento non mi è possibile...ma io non smetto mai di sperare che verrà il giorno in cui potrò prendermi questa libertà !!!!!! Ti abbraccio Ylenya.

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  4. Io vorrei essere libera da un fantasma che porto con me da circa quattro anni. Ma ho proprio difficoltà a farlo andare via...

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  5. Io vorrei la libertà di essere come sono, senza venir giudicata per le mie scelte.
    Detto poco, vero?
    Di più non voglio e posso dire - per rispetto delle persone coinvolte - però in certe occasioni vorrei scappare con la mia famiglia lontana, o almeno fare come le rondini, migrare e poi tornare solo, per alcuni anni l'ho fatto ed ora ne avrei ancora bisogno. Sento le ali fremere... Anche perchè ho già visto che davvero la lontananza migiora certi rapporti, e forse serve uno spazio per ottenere nuovi equilibri. Non potendo esser fisico dovrò costruirne uno mentale. Voglio sentirmi più libera e serena.

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  6. Cara Ylenia, mi sono accorta di avere tanti tuoi post ancora da leggere e ho cominciato da questo. Sarà che la mia irrequietezza di questi giorni è dovuta a questo, la libertà. Mi ritrovo a fare un bilancio e scopro di non sentirmi esattamente libera come credevo... avevo proprio bisogno di confrontarmi con qualcuno che mi capisse ed ecco che arrivo qui :-) Ti abbraccio forte.

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    1. un pezzo alla volta, velo dopo velo, arriveremo alla fonte di noi stesse, prima o poi! ti abbraccio forte!

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