Un mandala di margherite. Un fuori programma. Il kusudama.


Avevo in mente altri post, altre idee di cui scrivere. Ma nessuna mi rappresentava in questo momento. Sono stanca. Un po' scossa e un po' schifata.

  La primavera a Roma è splendida, ma ho l'impressione che per sopravvivere allo smog e al rumore che assediano il centro viviamo tutti a metà. Respiriamo a metà, ascoltiamo a metà, i sensi lavorano al minimo sindacale se si devono confrontare con la violenza dell'inquinamento in tutte le sue forme. La città eterna e immensa mi va stretta, è un ossimoro, ma è così.
Vado alla ricerca di spazi che mi facciano star bene, in questi giorni il mio rifugio preferito è il parco: ci porto mio figlio di corsa, come una mamma leone che deve portare il cucciolo in salvo. Quando ci sediamo in quel quadratino di verde riprendo un po' di vita. Faccio barchette di foglie cariche di fili d'erba, sistemo le margherite in cerchio, guardo qualche secondo il mio mandala improvvisato e aspetto che lui ci gattoni sopra col sorrisetto beffardo.



  Due giorni fa ci hanno rubato la macchina. Qualche disgraziato più disgraziato di noi deve aver visto un tesoro in una minuscola auto coreana sporca, con passeggino e carillon sopra. Da allora non faccio altro che pensare che non voglio vivere in un mondo in cui ci si cammina sopra tra deboli perché non c'è alternativa.

  Io faccio la mia parte, ogni giorno di più, ma la costante evidenza che non è abbastanza a volte mi sconforta. Ci vogliono meraviglie, ci vuole l'incanto e il coraggio alimentarlo, per far fronte al negativo. E, alla ricerca dei mille modi di creare incanti, oggi ho di  scoperto il kusudama:

Kusudama vuol dire sfera medicinale. Nell’antico Giappone una palla fatta di fiori e piante officinali si appendeva ai vani delle porte o presso quegli ambienti si voleva proteggere. Oggi il Kusudama è un modello tradizionale di origami, l’arte della carta piegata che assume nuove forme, delle più svariate e sorprendenti. 

( qui potete leggere il resto dell'articolo)

Vorrei imparare a costruirne uno per me, per noi. Creare una piccola meraviglia da guardare, da cui farmi proteggere nei giorni in cui mi sembra che sia tutto più difficile, che ci sia poco da ridere e quasi nulla da fare. Vorrei, intanto rimango a bocca aperta davanti a questo, creato da Monica, che lo ha condiviso sul suo blog, Incartesimi


  Intanto mi rifugio nei miei mandala di margherite cittadine, combattenti instancabili al servizio della Natura, la Maestra, lei che non si arrende mai, da cui ho tanto da imparare.
E guardo questo tutorial per fare i kusudama...

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13 commenti:

  1. Ho letto e compreso quello che volevi trasmettere e condividere... Credo che il cambio stagione influisca non poco sulle sensazioni emotive di questi giorni. Sulla mia pelle ho constatato che combattere contro è controproducente così da domani proverò ad assecondare, lasciarmi andare, vediamo se va meglio. Sicuramente il week end fuori all'aperto aiuterà. Immagino che sia veramente dura in città. Che amore il tuo bimbo... e interessante il kusudama, in molte tradizioni si usa proteggere l'ingresso della propria dimora. Forse fiori e piante medicinali con i loro aromi e profumi avevano proprio questa funzione. Un pò come l'aglio per i vampiri!!! :-)) Buon week end...possibilmente in Natura!!

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    1. Per domani abbiamo in programma una gita fuori città, alla ricerca di una casa che ci accolga, di un pezzo di terra da amare. Chissà, magari tra qualche tempo verrò a chiederti consigli su orto, fiori e vita in armonia con la natura come insegni tu... Intanto, te l'ho scritto qualche tempo fa, leggerti è una di quelle cose che mi fanno prendere un bel respiro.

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  2. Mi commuove sempre sentire come ti capisco e come, il capirsi, fa sentire almeno un pò meno soli.
    Oggi ancora di più.
    Grazie

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    1. grazie a te, stai facendo un lavoro meraviglioso con Incartesimi, per me è una fonte di ispirazione.

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  3. Coem ti capisco! vivere in città a volte può essere soffocante! anche noi troviamo riparo fuori in mezzo al verde.....e con i nostri piccoli gesti di autoproduzione, amore verso la natura, condivisione cerchiamo di dare il meglio in questa vita di tutti i giorni...
    un abbraccio!

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    1. Sì, infatti mi riconosco spesso in quello che scrivi. A volte vado anche oltre l'affinità: il tuo maglioncino color neve è stato il là per sperimentare il mio primo maglione ai ferri. Non è ancora finito, sono curiosa di vedermelo addosso!
      un abbraccio anche a voi!

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    2. Sono felice che un mio post ti abbia ispirata! ho letto anche che hai ordinato l'ultimo libro che ho segnalato con "Leggiamo"...è bellissimo, molto delicato e mi ha aperto un mondo su delle pratiche che prima conoscevo appena....
      un abbraccio!

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  4. Sono molto curiosa di leggerlo! Ti farò sapere...

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  5. Ciao!!!Ti ho scoperta qualche momento fa...ero alla ricerca di alcune immagini delle asnana della dea madre e... eccoti!E' una vera gioia leggerti!!!Anch'io vivo una situazione di attesa per un posto "diverso" e più affine al mio modo d'essere,con più equilibro tra gli esseri viventi... anche se fortunatamente vivo in periferia e abbiamo un prato e un orto gestito con il mio papà...Ma il luogo di cui siamo alla ricerca è totalmente invaso dalla Natura...Ho ripreso a novembre scorso la pratica dello yoga e questo mi sta facendo crescere in modo profondo ed armonico, spiritualmente ed emotivamente.
    Sono davvero felice di averti trovata!!! Ti metto tra i miei "scrigni preziosi"...
    Ti auguro un buon fine settimana e tanta serenità!
    Silvia

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  6. Cara Silvia, che bello leggerti! Che ventata di gioia! Mi leggerò il tuo blog. Grazie di avermi scritto. Auguro tanta serenità anche a te e... a presto!

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  7. Ma il tuo blog è splendido!!! Ti linko subito così non ti perdo più ;))

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  8. Sì! io sono passata da te un attimo... e ho pensato la stessa cosa!

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